Coronavirus, l’Italia chiude le porte: cosa si può fare e cosa no

Redazione

Cronaca - Emergenza Coronavirus

Coronavirus, l’Italia chiude le porte: cosa si può fare e cosa no
Ecco una guida per non commettere errori. Da questa mattina non è più possibile uscire di casa senza una motivazione valida

10 Marzo 2020 - 09:16

Il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono, ha chiesto a tutti i cittadini il rispetto delle regole e di tenere comportamenti responsabili, per non mettere a rischio la salute della comunità. Il primo cittadino ha anche ricordato che violare le disposizioni comporta l’arresto.

Non sono bastate le rassicurazioni del premier Giuseppe Conte, anche a Palermo i supermercati aperti di notte sono stati presi d’assalto da decine di persone che hanno fatto incetta di pane, carne, pasta e soprattutto acqua. Sotto la pioggia battente hanno atteso all’ingresso per potere entrare, nel supermercato di via Libertà aperto 24 ore su 24. Anche se il responsabile del supermercato rassicurava tutti affermando che le derrate alimentari non sarebbero terminate nei prossimi giorni.

E mentre i palermitani assaltavano in modo ingiustificato i supermercati, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha rivolto un video appello ai giovani della città perchè non frequentino locali e zone affollate. Il video, registrato poco prima della riunione in Prefettura del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, è un appello “affinchè la responsabilità prevalga e tutti facciano scelte di amore per i propri cari – afferma Orlando -. Perchè i giovani che sono e si sentono meno esposti possono però diventare portatori di contagio a danno dei più anziani, dei malati, dei più fragili”. Il sindaco, proprio nel momento in cui il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato l’applicazione delle misure restrittive valide per le cosiddette zone rosse anche al resto del territorio nazionale, afferma che “è evidente che siamo tutti di fronte al rischio di una catastrofe che richiede prima di tutto scelte responsabili e atti di amore per sè stessi e per gli altri”.

Ecco nel dettaglio cosa si può e cosa non si può fare.

COSA SI INTENDE PER “EVITARE OGNI SPOSTAMENTO DELLE PERSONE FISICHE”? CI SONO DEI DIVIETI? SI PUÒ USCIRE PER ANDARE AL LAVORO? CHI È SOTTOPOSTO ALLA QUARANTENA SI PUÒ SPOSTARE? SI PUÒ FARE UNA PASSEGGIATA?
È richiesto di evitare di uscire di casa. Si può uscire soltanto per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. É comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti. È possibile fare passeggiate e attività motore all’aperto, purché ciò avvenga senza creare assembramenti e mantenendo sempre la distanza dalle altre persone. È previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.

SE ATTUALMENTE MI TROVO IN UNA ZONA DIVERSA DALLA MIA RESIDENZA, POSSO TORNARE A CASA?
Sì.

SE ABITO IN UN COMUNE E HO NECESSITÀ DI SPOSTARMI IN UN ALTRO, POSSO SPOSTARMI E FARE “AVANTI E INDIETRO”?
Sì, per i motivi già menzionati: di lavoro, di salute e per situazioni di necessità.

SE HO LA FEBBRE E SINTOMI DA INFEZIONE RESPIRATORIA POSSO USCIRE DI CASA?
In questo caso si raccomanda fortemente di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone.

COSA SIGNIFICA “COMPROVATE ESIGENZE LAVORATIVE”? I LAVORATORI AUTONOMI O I COLLABORATORI SALTUARI COME FARANNO A DIMOSTRARE TALI ESIGENZE?
È sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. “Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite un’autodichiarazione vincolante o con ogni altro mezzo di prova, la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.

SONO PREVISTI POSTI DI BLOCCO E CONTROLLI?
Sì, ci saranno controlli, ma non essendo più prevista una “zona rossa”, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La Polizia municipale e le forze di polizia, nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, potranno vigilare sull’osservanza della regola.

È POSSIBILE USCIRE PER UNA PASSEGGIATA O FARE SPORT ALL’APERTO?
Si è possibile svolgere attività motore in spazi aperti, purché sia sempre rispettata la distanza da altre persone e purché non si determinino situazioni di assembramento e affollamento

SONO PERMESSE CERIMONIE, EVENTI E SPETTACOLI?
Su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi etc.).

I CENTRI RICREATIVI, I CENTRI SOCIALI E I CENTRI CULTURALI POSSONO PROSEGUIRE L’ATTIVITÀ?
Su tutto il territorio nazionale sono sospese le attività dei centri culturali, ricreativi, sociali

SI POSSONO EFFETTUARE CONSEGNE A DOMICILIO DI CIBI, FARMACI O ALTRO?
Si. Per le attività commerciali per cui è prevista la limitazione oraria dalle 6 alle 18, la consegna a domicilio può anche svolgersi al di fuori di tali orari. Sarà cura di chi organizza l’attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente ovvero una piattaforma – per evitare che il momento della consegna preveda contatti personali.

SONO PREVISTE LIMITAZIONI PER IL TRASPORTO DELLE MERCI?
No, nessuna limitazione. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono entrare e uscire dai territori interessati. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può dunque entrare e uscire dai territori interessati e spostarsi all’interno degli stessi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.

SONO PREVISTE LIMITAZIONI PER GLI AUTOTRASPORTATORI?
No, non sono previste limitazioni al transito e all’attività di carico e scarico delle merci.

SONO PREVISTE LIMITAZIONI PER IL TRASPORTO PUBBLICO NON DI LINEA? PER I TAXI E I NCC?
Non esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione in quanto l’attività svolta è considerata esigenza lavorativa.

FARMACIE E PARAFARMACIE
Non è prevista alcuna restrizione al loro orario di lavoro

BAR E RISTORANTI
Possono proseguire l’attività dalle ore 6.00 alle ore 18.00 con l’obbligo, a carico dei gestori, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. La violazione della prescrizione comporta la sospensione dell’attività.

ESERCIZI COMMERCIALI E MERCATI ALL’APERTO E AL CHIUSO
Il Decreto nazionale prevede che siano adottate “misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee ad evitare assembramenti, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Gli esercizi commerciali che per condizioni strutturali non possano garantire la distanza di un metro fra i presenti dovranno essere chiuse. Supermercati, ipermercati e centri commerciali, i giorni festivi e prefestivi devono restare chiusi e nei giorni di apertura
devono comunque adottare misure idonee ad evitare il sovraffollamento e garantire la distanza minima di un metro fra i presenti. In assenza di condizioni strutturali idonee, gli esercizi devono essere chiusi.

GENERI ALIMENTARI
Gli esercizi commerciali dediti alla vendita di generi alimentari possono restare aperti anche il sabato e la domenica, garantendo comunque l’accesso limitato al pubblico tale da consentire il rispetto della distanza interpersonale minima.

SONO APPENA RIENTRATA/O IN SICILIA DA UNA ZONA A RISCHIO. COSA DEVO FARE?
Per disposizione della Regione, chiunque, a partire dal 22 febbraio scorso abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico o sia transitato e abbia sostato nei territori della Regione Lombardia e delle Province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini; Pesaro e Urbino; Venezia, Padova, Treviso; Asti e Alessandria, Novara, Verbanio-Cusio-Ossola, Vercelli deve comunicare tale circostanza a TUTTI I SEGUENTI:
– Comune
– Azienda sanitaria competente per territorio
– Medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta
– Regione Siciliana
A tutti coloro che rientrano in queste condizioni, è fatto obbligo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni dall’arrivo, con divieto di contatti sociali, divieto di spostamento e di viaggi. È fatto obbligo di rimanere raggiungibile per eventuale attività di sorveglianza. ATTENZIONE: la comunicazione non è obbligatoria per chi sia soltanto transitato per scalo aeroportuale in un aeroporto in zona rossa e senza uscire dallo stesso durante il transito e provenendo da zone non considerate a rischio.

NON HO SINTOMI MA VOGLIO SOTTOPORMI PRUDENZIALMENTE AD UNA FASE DI QUARANTENA VOLONTARIA. CHE FARE? DEVO COMUNICARLO A QUALCUNO?
Nel caso in cui un soggetto proveniente da una delle regioni maggiormente a rischio volesse, comunque, tenere una condotta di isolamento fiduciario (quarantena volontaria) dovrà avvertire il dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio nonché il proprio medico curante e seguire le regole previste per la permanenza domiciliare.

QUALI SONO I SINTOMI CHE PRESENTA UNA PERSONA INFETTA DA CORONAVIRUS?
I sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale. Come altre malattie respiratorie, l’infezione da nuovo coronavirus può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie. Raramente può essere fatale.

Generalmente i sintomi sono lievi e a inizio lento. Alcune persone si infettano ma non sviluppano sintomi né malessere. La maggior parte delle persone (circa l’80%) guarisce dalla malattia senza bisogno di cure speciali. Circa 1 persona su 6 con COVID-19 si ammala gravemente e sviluppa difficoltà respiratorie. Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, quali diabete e malattie cardiache. Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.

HO SINTOMI INFLUENZALI / RESPIRO MALE. COSA DEVO FARE?
Nel caso in cui la persona che telefona lamenti stati di malessere compatibili con la sindrome da COVID-19 ovvero febbre, tosse, problemi respiratori, congiuntivite, bisogna orientarla subito verso il proprio medico curante sconsigliando di recarsi al Pronto Soccorso dove, nell’ipotesi in cui fosse affetto da Coronavirus, potrebbe correre il rischio di propagare il virus. In questi casi potrebbe risultare utile passare la telefonata al personale medico, se presente in Sala Operativa. Talvolta si chiede all’operatore quali farmaci prendere. È opportuno che anche i medici in Sala Operativa si astengano dal fornire consigli o indicazioni e si limitino a invitare il soggetto che lo richiede a rivolgersi al medico curante. Il collegamento epidemiologico può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima o dopo la manifestazione della malattia nel caso in esame.

COME SI TRASMETTE IL CORONAVIRUS
Il Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite: la saliva, tossendo e starnutendo; contatti diretti personali; le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi. In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale. Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti che, comunque, devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti. Secondo i dati attualmente disponibili, le persone sintomatiche sono la causa più frequente di diffusione del virus. L’OMS considera non frequente l’infezione da nuovo Coronavirus prima che sviluppino sintomi.

POSSO SOTTOPORMI PRIVATAMENTE AD ANALISI DEL SANGUE, O DI ALTRI CAMPIONI BIOLOGICI, PER SAPERE SE HO CONTRATTO IL CORONAVIRUS?
No. Non esistono al momento kit commerciali per confermare la diagnosi di infezione da nuovo coronavirus. La diagnosi deve essere eseguita nei laboratori di riferimento regionale, su campioni clinici respiratori secondo i protocolli indicati dall’OMS. In caso di positività al nuovo coronavirus, la diagnosi deve essere confermata dal laboratorio di riferimento nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità. Secondo le indicazioni del Consiglio Superiore della Sanità, sulla base delle evidenze scientifiche finora disponibili, non è raccomandata l’esecuzione del tampone ai casi asintomatici.

COSA SI INTENDE PER CONTATTO STRETTO?
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie definisce contatto stretto: una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19; una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (per esempio la stretta di mano); una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati); una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti; una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri; un operatore sanitario od altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di COVID19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei; una persona che abbia viaggiato seduta in aereo nei due posti adiacenti, in qualsiasi direzione, di un caso di COVID-19, i compagni di viaggio o le persone addette all’assistenza e i membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto (qualora il caso indice abbia una sintomatologia grave od abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo, determinando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo).

HO PIÙ DI 65 ANNI – SONO IMMUNODEPRESSO. CHE DEVO FARE?
I provvedimenti adottati dal Governo, fanno espressa raccomandazione alle persone anziane, affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare, comunque, luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

DEVO ANDARE IN VISITA A PARENTI IN CASE DI RIPOSO E/O STRUTTURE SANITARIE. COME DEVO COMPORTARMI?
Il decreto mira a ridurre i casi di contagio, pertanto “l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo-degenza (RSA) e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla Direzione sanitaria della struttura che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione” Analogamente è fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione dei Pronto soccorso, salve diverse disposizioni del personale preposto.

SI PUÒ CONTRARRE IL NUOVO CORONAVIRUS ATTRAVERSO IL CONTATTO CON LE MANIGLIE DEGLI AUTOBUS O SULLA METROPOLITANA /BUS/TRENO STANDO VICINI A UNA PERSONA CHE TOSSISCE?
Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette, ad esempio quando starnutiscono o tossiscono o si soffiano il naso. È buona norma, per prevenire infezioni, anche respiratorie, il lavaggio frequente e accurato delle mani, dopo aver toccato oggetti e superfici potenzialmente sporchi, prima di portarle al viso, agli occhi e alla bocca. Per chi opera negli uffici è utile disinfettare con soluzioni alcoliche la tastiera del pc e i piani su cui opera.

Proprio perché si propaga con le goccioline di saliva è importante che le persone ammalate applichino misure di igiene quali starnutire o tossire in un fazzoletto o all’interno del gomito e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso. È da tener presente, comunque, che siamo nel pieno della stagione influenzale. Pertanto, se dovessero comparire sintomi come febbre, tosse, mal di gola, mal di testa e, in particolare, difficoltà respiratorie, ancorché non siamo dinnanzi a coronavirus sarà prudente rivolgersi al proprio medico curante.

DEVO INDOSSARE LA MASCHERINA PER PROTEGGERMI?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se si sospetti di aver contratto il nuovo Coronavirus e siano presenti sintomi quali tosse o starnuti ovvero nel caso ci si prenda cura di una persona con sospetta infezione da nuovo Coronavirus. L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Non è utile indossare più mascherine sovrapposte. L’uso razionale delle mascherine è importante per evitare inutili sprechi di risorse preziose.

SONO UN DONATORE DI SANGUE. COME MI DEVO COMPORTARE?
Il sangue si può donare solo se si è in buone condizioni di salute, quindi anche un semplice raffreddore o mal di gola, senza alcun collegamento al Coronavirus, sarebbe causa di esclusione temporanea. Ricorda che è bene aspettare almeno 14 giorni prima di andare a donare se: sei stato in uno dei seguenti paesi o regioni italiane: Cina, Corea del Sud, Giappone, Iran. In Italia: della Regione Lombardia e delle Province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini; Pesaro e Urbino; Venezia, Padova, Treviso; Asti e Alessandria, Novara, Verbanio-Cusio-Ossola, Vercelli e pensi di essere stato esposto al rischio di infezione da Coronavirus, hai effettuato la terapia per l’infezione da SARS-CoV-2 (per infezione documentata o comparsa di sintomatologia compatibile con infezione da SARS-CoV-2). Quando vai a donare avverti sempre il medico selezionatore dei tuoi spostamenti, specie se in una delle aree interessate
dal nuovo Coronavirus. Comunica, inoltre, se ti è stata diagnosticata l’infezione o se hai avuto sintomi associabili a quelli causati dal Coronavirus (febbre, tosse, difficoltà respiratorie) anche quando i sintomi in questione siano già stati risolti a seguito (o meno) di una terapia; il medico addetto alla selezione che ti visiterà potrà decidere di sospenderti temporaneamente dalla donazione. Se hai già donato, ricordati di contattare il centro trasfusionale presso cui hai effettuato la donazione in caso di comparsa di sintomi associabili a quelli causati dal Coronavirus.

COSA DEVO FARE SE SOSPETTO DI AVERE CONTRATTO IL CORONAVIRUS?
In tutti i casi in cui si abbia il sospetto di aver contratto il Coronavirus o in cui i sintomi siano compatibili con il Coronavirus occorre chiamare il proprio medico curante il quale valuterà le condizioni del proprio assistito ed eventualmente segnalerà il caso alle Autorità sanitarie territorialmente competenti per le eventuali prescrizioni.

SONO INCINTA COSA RISCHIO E COSA RISCHIA MIGLIO FIGLIO SE CONTRAGGO IL CORONAVIRUS?
La gravidanza comporta cambiamenti del sistema immunitario che possono aumentare il rischio di contrarre infezioni respiratorie virali. Non sono riportati dati scientifici sugli effetti di COVID-19 durante la gravidanza. Resta consigliato, anche per le donne in gravidanza, di intraprendere le normali azioni preventive per ridurre il rischio di infezione, come lavarsi spesso le mani ed evitare contatti con persone malate. I dati recenti riguardo bambini nati da madri con COVID-19 indicano che nessuno di essi è risultato positivo.

SCUOLE, UNIVERSITA’ E ATTIVITA’ DIDATTICHE
E’ confermata la sospensione fino al 3 aprile di tutte le attività didattiche di scuole di ogni ordine e grado. Fino al 3 aprile sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate. Sono sospese le attività di semiconvitto, tranne nel caso di prescrizioni delle competenti autorità.

RIAMMISSIONE DEGLI STUDENTI A SCUOLA
Ferma restando l’interruzione delle attività didattiche fino al 3 aprile, “la riammissione nei servizi educativi per l’infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia infettiva soggetta a notifica obbligatoria e di durata superiore a cinque giorni avviene dietro presentazione di certificato medico, anche in deroga alle disposizioni vigenti”. Pertanto: a) La riammissione a scuola avverrà SOLO dietro presentazione di certificato medico che dovrà specificare se si tratti di malattia generica o infettiva. In caso di malattia non infettiva si seguono le regole vigenti nelle singole regioni. b) Se l’assenza è riferibile al periodo di chiusura della scuola prevista da ordinanza – anche se superiore a cinque giorni – non serve il certificato medico. c) Se l’alunno fosse stato già assente precedentemente alla chiusura della scuola per motivi di altra natura (motivi familiari, settimana bianca, etc.) il certificato medico è necessario solo se tale assenza non era stata preventivamente comunicata dalla famiglia alla scuola. d) Per le assenze per le quali non è previsto il certificato medico la famiglia dovrà produrre in forma scritta un’autocertificazione che riporti di “Non aver soggiornato in zone endemiche e non aver avuto contatti con casi confermati”. Le assenze maturate dagli studenti ai quali in base al decreto non è consentita la frequenza alle lezioni (art. 2, lettera i) non sono computate ai fini della eventuale ammissione agli esami finali nonché ai fini delle relative valutazioni.

È SICURO RICEVERE PACCHI DALLA CINA O DA ALTRI PAESI DOVE IL VIRUS È STATO IDENTIFICATO?
Si, è sicuro. L’OMS ha dichiarato che le persone che ricevono pacchi non sono a rischio di contrarre il nuovo Coronavirus, perché non è in grado di sopravvivere a lungo sulle superfici.

POSSO CONTRARRE L’INFEZIONE DAL CANE/GATTO/ DAL MIO ANIMALE DA COMPAGNIA?
No, al momento non vi è alcuna evidenza scientifica che gli animali da compagnia, quali cani e gatti, abbiano contratto l’infezione o possano diffonderla. Anche in questo caso si raccomandano le norme generali di igiene, ovvero lavare le mani frequentemente e scrupolosamente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche.

MATRIMONI E FUNERALI
Sono sospese le cerimonie legate alle celebrazioni di matrimoni e per esequie. I matrimoni già fissati presso locali comunali si svolgeranno quindi unicamente in presenza degli sposi, dei testimoni e del personale comunale. Le tumulazioni si svolgeranno in forma strettamente privata.

ATTIVITA’ SPORTIVE
Il Coni ha sospeso fino al 3 aprile tutte le attività degli sport di squadra di qualsiasi livello. Sono sospese le attività pubbliche delle seguenti strutture sportive comunali: Stadio delle Palme “Vito Schifani”, Piscina Comunale, PalaOreto, PalaMangano, le Palestre di Borgo nuovo, San Ciro, Borgo Ulivia dello Sperone e del Velodromo, Palestrina Sn Ciro (Brancaccio). Sono inoltre chiusi il Pattinodromo di via Mulè, la pista del giardino Piersanti Mattarella, tutte le palestre scolastiche annesse a scuole in attività extracurricolare. Su disposizione del Governo regionale, sono chiuse tutte le palestre, le piscine e i centri benessere. Sono comunque consentite le attività motore all’aria aperta purché sia rispettata la distanza interpersonale di un metro e non si determinino condizioni di sovraffollamento e assembramento di persone.

ATTIVITA’ CULTURALI
Secondo le disposizioni del Decreto, al fine di prevenire la diffusione del contagio, sono sospese le attività pubbliche delle seguenti strutture culturali comunali: Galleria d’Arte Moderna, Cantieri culturali, Palazzo Ziino, Casa Professa – Archivio Storico, Biblioteche (Villa Trabia, Biblioteca centrale Leonardo Sciascia, biblioteche decentrate); Complesso dello Spasimo, Ecomuseo del Mare, Fonderia, San Mattia dei Crociferi. Tutte le attività, eventi e manifestazioni già programmate in dette strutture sono sospese fino al 3 aprile, salvo nuove disposizioni. Sono sospese tutte le attività cinematografiche, teatrali e museali.

PUB, DISCOTECHE, CENTRI E SALE SCOMMESSE
Sono sospese le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati. La violazione del divieto comporta la sospensione dell’attività. Sono Eventuali violazioni vanno segnalate alle competenti autorità di Polizia.

SCUOLE, ATTIVITA’ DIDATTICHE E UNIVERSITA’
É confermata la sospensione fino al 3 aprile di tutte le attività didattiche di scuole di ogni ordine e grado. Fino al 3 aprile sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate. Sono sospese le attività di semiconvitto, tranne nel caso di prescrizioni delle competenti autorità.

CHIUSURA EDIFICI COMUNALI MONUMENTALI
Sono chiuse al pubblico le sedi comunali monumentali: Palazzo delle Aquile e Villa Niscemi, ad eccezione del parco di quest’ultima. Il Teatro Massimo ha interrotto la propria attività al pubblico comprese le visite guidate. Il Teatro Biondo ha interrotto la propria attività al pubblico

DIPENDENTI PUBBLICI
Fermo restando il divieto di chiudere del tutto gli uffici pubblici, le Segreterie generali del Comune e della Città metropolitana stanno predisponendo linee guida per i rispettivi dirigenti ed uffici circa l’organizzazione del lavoro. È stato stabilito di dare ampia applicazione alla possibilità prevista dal DPCM di concedere ferie ai dipendenti. Gli spazi negli uffici saranno riorganizzati al fine consentire al massimo la possibilità di rispetto della distanza minima di sicurezza e gli uffici saranno dotati di prodotti per la disinfezione e l’igiene minima personale in linea con le prescrizioni del DPCM.

ASSISTENZA A PERSONE SOLE E FRAGILI
Gli uffici comunali contatteranno direttamente tutte le persone già negli elenchi per l’assistenza individuale (anziani soli, persone con disabilità) al fine di verificare ulteriori necessità individuali cui si farà fronte anche tramite le associazioni di volontariato e protezione civile. Saranno inoltre potenziati i servizi per le persone senza fissa dimora. Il Comune chiederà ai commercianti e alla Grande distribuzione di organizzare servizi di recapito a domicilio gratuito.

FARMACI A DOMICILIO
In collaborazione con FederFarma, su tutto il territorio nazionale è attivo il numero verde 800 189 521 per la consegna gratuita dei farmaci a domicilio per casi non urgenti riservato esclusivamente alle persone che sono impossibilitate a recarsi in farmacia e non possono delegare altri soggetti. Per accedere al servizio chiama il numero verde, attivo nei giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.30. Risponderà un operatore al quale dovrai indicare le tue generalità e l’indirizzo al quale recapitare il farmaco. Successivamente l’operatore verificherà quali farmacie vicine al tuo domicilio sono disponibili ad effettuare il servizio. Qualora ci siano farmacie disponibili, l’operatore ti metterà in contatto telefonico con la farmacia più vicina al tuo domicilio, alla quale potrai richiedere la consegna a domicilio dei farmaci e concordare tempi e modalità di consegna. É consigliabile, per i farmaci che richiedono la prescrizione del medico, che la stessa sia già stampata dall’utente.

ATTIVITA’ EDUCATIVE DOMICILIARI E TERRITORIALI. ASSISTENZA PER MINORI E PERSONE CON DISABILITA’
I servizi di “Educativa domiciliare e territoriale” già svolti dal Comune non saranno interrotti. Analogamente non saranno interrotti i servizi di assistenza domiciliare per i minori e le persone con disabilità. I servizi saranno interrotti in caso di prescrizioni sanitarie restrittive per i beneficiari.

ATTIVAZIONE NUMERO PER PERSONE IN QUARANTENA
La Protezione Civile comunale, in previsione della possibilità di dover fornire assistenza a persone che si trovassero in Quarantena su disposizione delle autorità sanitarie, sta attivando un numero specifico diretto cui ci si potrà rivolgere per richieste di assistenza personale (spesa, certificazioni, ecc). La Protezione civile curerà, con le autorità sanitarie competenti, la formazione di personale interno ed esterno per le procedure da adottare per la sicurezza propria e dei beneficiari degli interventi.

LUOGHI DI CULTO, MESSE, PREGHIERE COLLETTIVE E CERIMONIE RELIGIOSE
L’apertura dei luoghi di culto è subordinata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle caratteristiche e delle dimensioni dei luoghi, garantendo ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di un metro. Sono comunque sospese le cerimonie religiose, ivi compresi le messe, la preghiera collettiva e i funerali.

SGOMBERI E SFRATTI
In considerazione della necessità di dare priorità ai servizi di assistenza di cui in precedenza, il Comune comunicherà alle competenti autorità l’impossibilità di fornire la prevista assistenza sociale nel caso di sgomberi o sfratti coatti, fino al 3 aprile o fino a nuova indicazione.

ATTIVITA’ ARTIGIANALI E PROFESSIONALI
Al momento non sono state emessi decreti specifici che regolamentano attività professionali o artigianali come dentisti, odontoiatri, podologi oppure barbieri, estetisti (purché operino in forma individuale e non in centri estetici di cui è prevista la chiusura), parrucchieri. É da intendersi quindi che non vi è una chiusura obbligatoria di dette attività, fermo restando l’obbligo del rispetto delle condizioni di sicurezza nelle rispettive sale d’attesa e l’applicazione delle abituali precauzioni professionali per la salute
propria e degli utenti.

CENTRI ESTETICI
I centri estetici non sono chiusi per alcuna norma nazionale o regionale. Resta fermo l’obbligo per gli operatori e gestori di garantire il rispetto delle prescrizioni di prevenzione individuale e relative ai luoghi nei quali sono accolti i clienti.

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