Denise Sardisco, da Monreale a Venezia e Parigi: “La mia vita da attrice”

Giorgio Vaiana

Cronaca - L'intervista

Denise Sardisco, da Monreale a Venezia e Parigi: “La mia vita da attrice”
La nostra intervista esclusiva alla giovane attrice monrealese che si trova nella capitale francese per la premiere del film "Martin Eden"

12 Ottobre 2019 - 14:55

Da Monreale a Venezia prima e ora Parigi. Non si arresta il successo per la giovane attrice monrealese Denise Sardisco. Nella capitale francese prosegue il tour di presentazione del capolavoro “Martin Eden” del regista Pietro Marcello. “Sono pronta a questo turbine di emozioni che vivrò lunedì – racconta in esclusiva Denise da Parigi – Le Monde, Le Figaro, e altri giornalisti. Siamo pronti a questa premiere e siamo davvero molto contenti”. Denise, 26 anni, dopo anni di sacrifici e delusioni, è finalmente riuscita a coronare il suo sogno. “Dopo tutti questi anni fatti di lontananza dai miei gienitori e dai miei amici – racconta Denise – mi sembra surreale tutto quello che sto vivendo. Ma ho la sensazione che tutta quella fase passata sia finalmente arrivata al capolinea e si sia aperto un nuovo capitolo della mia vita”.

Denise ricorda bene i suoi esordi: “Studiavo al lingistico di Palermo e non pensavo minimamente alla vita da attrice – racconta – Volevo godermi la scuola, fare i viaggi che il mio percorso di studi mi metteva davanti, prendermi il diploma. Ecco, volevo dedicarmi alla Denise ragazza e non alla Denise attrice”. Ma la passione per questo mondo lei l’aveva sin da piccola: “Facevo danza, quindi ho imparato lì a stare su un palco ed esprimermi – dice – Poi ho iniziato ad avvicinarmi all’arte del teatro qui a Monreale, collaborando con l’associazione Tema. Di mattina andavo a scuola, di pomeriggio studiavo e la sera facevamo le prove”. Arrivò il diploma e poi la scelta della sua vita: “Mi presi un anno sabbatico – rivela Denise – Dovevo decidere se proseguire gli studi o se fare l’artista. Fu un anno difficile non solo per me”. Ma Denise ebbe il coraggio di provare. Riempì una valigia e partì per Roma: “Ho studiato, ho frequentato le scuole di teatro, ho avuto tanti “no”, ma non mi sono mai arresa – dice – poi è arrivato il debutto sul palco con Miriana Minichino, uno psicodramma scritto per noi, ma che abbiamo riadattato e che ci ha fatto provare emozioni fortissime. E’ stato forse il mio punto di partenza”.

E il succeso era dietro l’angolo: “Avevo fatto un seminario con Stefania De Santis, una casting director molto brava – dice – Dopo alcuni mesi mi contattò per chiedermi se ero interessata a fare un provino per Pietro Marcello. Non potevo rifiutare”. E Denise lo ricorda benissimo quel provino: “Il provino più particolare della mia vita – dice – Non è stato di certo uno classico, dove reciti la tua parte, saluti e te ne vai. Con il regista si è creata un’atmosfera di improvvisazione, di ricerca, aveva la macchina da prea sulla spalla. Si vedeva che è abituato a lavorare così. Per me, invece, è stato tutto diverso, strano, una cosa nuova. Lui non è un regista. E’ un artista. Ogni scena che pensa, la crea quasi fosse un quadro. E’ la sua formazione da pittore che riporta nel mondo cinematografico”.

Al termine Denise rientrò a casa, in attesa di ricevere notizie. “Sono stata ricontatta, poi ho incontrato il protagonista di Martin Eden, Luca Marinelli, per la parte finale del provino. E fu lì che Pietro mi disse “se ancora non l’hai capito e lo vuoi detto, la parte è tua”. Non ci potevo credere. Da lì è stato un crescendo di emozioni forti, ma poi mi sono concentrata per calarmi nel mio ruolo”. E a proposito, Denise nel film interpreta Margherita: “Il regista mi ha chiesto di trasformare alcune battute del copione dall’italiano al siciliano. Per me è stato come fare un tuffo nel passato e lui si è innamorato del suono del nostro dialetto. E lo abbiamo portato all’interno del film che, seppur ambientato a Napoli, possiede un vero e proprio arcobaleno di vari dialetti italiani. Per me è motivo di orgoglio portare lamia sicilianità all’interno di questo capolavoro”.

Con Martin Eden, Denise ha calcato per la prima volta il tappeto rosso della mostra del cinema di Venezia. “e non è stato come il Roma Film Festival, un altro tipo di emozione”. A Natale la rivedremo di nuovo nel grande schermo. Denise, infatti, ha anche lavorato al nuovo film di Ficarra e Picone “Il primo Natale” che uscirà a dicembre: “Com’è stato lavorare con loro? Come fare una passeggiata – dice scherzando Denise – Nel film ho un ruolo veramente carino. Loro, poi, sono due uomini con una cultura cinematografica immensa, sono preparatissimi e dei grandi professionisti. Hanno una morale assurda: e facendoti rirdere, in realtà, ti lasciano con l’amaro in bocca. Com’è già successo con L’Ora legale e come succederà anche qui. Ma non posso rivelare nulla”.

Quando può Denise torna sempre a Monreale: “Mi manca, certo – dice – come mi mancano i miei amici, i miei parenti, i miei genitori. Ogni volta che posso torno, faccio il mio classico tour, bisnonna, nonna, parenti. E poi cammino per Monreale. E divento triste, perché ogni volta, mi rendo conto di quante potenzialità ha la nostra cittadina che non vengono sfruttate. Viaggiando spesso mi è capitato di vedere di come molte città fanno pagare biglietti astronomici per vedere cose insulse rispetto alla bellezza dei nostri tesori. Potremmo vivere solo di turismo”. Poi un consiglio ai giovani che vogliono provare la carriera nel mondo del cinema: “Intanto dovete farlo solo se vi fa stare bene – dice – Se gli altri per un gidizio magari sbagliato o per raccomandazione riescono e voi no, non demoralizzatevi, siate determinati, perché questa fase ci sarà sempre e voi dovete essere in grado di superarla. Perché se si è coscienti delle proprie qualità, non basteranno delle porte chiuse: e dopo tanti “no”, state certi che arriveranno tanti sì”.

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