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Rifiuti, ecco il piano della Regione per garantire il trattamento dell’umido

La Regione ha definito nei giorni scorsi il piano per garantire il corretto ciclo dei rifiuti nell’Isola in questa fase transitoria. È stata così trovata una soluzione immediata alla chiusura per manutenzione di un grosso impianto di compostaggio fino al 10 agosto. Nelle more che vengano definiti i progetti dei nuovi impianti pubblici già finanziati e che vengano riaperti quelli esistenti, la Regione ha individuato e definito temporaneamente i quantitativi da trattare in altri impianti.

“La Regione – spiega l’assessore Alberto Pierobon – segue questi processi e vuole garantire la qualità e i controlli sul rispetto delle autorizzazioni e della normativa da parte di tutti i soggetti coinvolti, a cominciare dagli impianti e dal prodotto finale. In tal senso saremo sempre vigili sul settore. Bisogna avere il rispetto massimo dei cittadini che fanno la raccolta differenziata”.

L’intervento regionale si è reso necessario a seguito della chiusura dell’impianto Raco che ridurrà di 350 tonnellate al giorno la quantità di umido che si potrà trattare in Sicilia. Una parte sarà lavorata all’impianto Sicilfert di Marsala, che ha aperto lunedì scorso, dove torneranno i Comuni del Trapanese, anche se resta da capire ancora la reale quantità che si potrà conferire. Sarà inoltre potenziato l’impianto pubblico di Cava dei Modicani mentre circa 90 tonnellate giornaliere saranno lavorate in diversi impianti riceveranno il via libera della Regione per aumentare di piccole quantità l’organico autorizzato.

A partire dall’11 agosto l’impianto di Catania riaprirà aumentando progressivamente le quantità e garantendo il 18 agosto il ritorno a regime. Tutto questo, con l’entrata in funzione di nuovi impianti pubblici che sono attualmente in itinere, dovrebbe evitare future crisi e disagi nella raccolta e porterà la gestione dei rifiuti nell’Isola a una situazione di normalità.

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