Piana, bagarre in consiglio, equilibri di bilancio bocciati: si va verso il dissesto finanziario

Redazione

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Piana, bagarre in consiglio, equilibri di bilancio bocciati: si va verso il dissesto finanziario

01 Dicembre 2018 - 16:08

Il consiglio comunale di Piana degli Albanesi non ha approvato ieri gli equilibri. Maggioranza di nuovo sconfitta. Ora per il comune arbereshe l’ombra del dissesto finanziario è ormai dietro l’angolo. Il comune in provincia di Palermo, infatti, è già in fase di pre-dissesto con le valutazioni della Corte dei Conti in corso. Ieri il consiglio comunale era stato chiamato ad approvare un importante documenti finanziario che riguardava i cosiddetti equilibri di bilancio. Ma la Giunta, forse troppo sicura dei numeri della maggioranza, presentava un’unica proposta per il Consiglio, che conteneva al suo interno due diversi provvedimenti: da una parte le Variazioni di Bilancio che prevedevano lo spostamento di alcune somme utili a incaricare l’assistente sociale, a coprire le spese per la sicurezza dei cantieri scuola e altre coperture per avviare importanti progetti come l’adeguamento sismico delle scuole; dall’altra conteneva l’approvazione degli equilibri del bilancio 2018/2020.

Proprio sugli Equilibri, si sviluppa la bagarre e sono venuti meno i numeri. Infatti, anche se dal un punto di vista formale l’equilibrio di bilancio veniva rispettato e asseverato col parere favorevole dei revisori, gli interventi del Ragioniere e del Presidente del collegio dei revisori sono stati all’insegna della chiarezza e dell’onesta. I due infatti spiegavano ai Consiglieri che dal punto di vista sostanziale la situazione economico-finanziaria dell’Ente è ormai drammatica, irrecuperabile. Troppe le criticità che bisognerebbe superare in meno di un mese. Intanto nel documento viene citato un finanziamento dei debiti attraverso i proventi derivanti dalla vendita degli immobili comunali, che non sono stati venduti, e dal recupero delle entrate pregresse. Poi l’eccessiva presenza di pignoramenti presso la tesoreria comunale che costantemente aggrediscono la liquidità di cassa; l’andamento della riscossione dei residui che stenta a realizzarsi nei tempi di legge; la carenza di programmazione accompagnata alla scarsa comunicazione dei reali fabbisogni di spesa per il funzionamento dell’Ente; il Rinvio all’anno successivo (il 2018 è il quarto anno) di debiti o spese già certificate, che snaturano la validità del Piano di Riequilibrio, posto che per il buon esito della procedura è necessario raggiungere gran parte degli obiettivi nella prima metà del periodo dei 10 anni.

Insomma equilibri sì, d’accordo, ma tutti da realizzare e far appattare entro il 31 dicembre. Davvero un’impresa difficile. Insomma tutte queste criticità riscontrate dovrebbero portare alla dichiarazione di Dissesto. Gli stessi revisori, in seduta di consiglio comunale, hanno detto che è impossibile superare tutte queste criticità in meno di un mese (tolti i giorni di festa). Quindi le entrate non saranno sufficienti a coprire le spese e la montagna di debiti accumulata dal Comune. Avendo ascoltato quelle gravi dichiarazioni sullo stato reale del Bilancio del Comune, già in agonia da diversi anni poiché già in una fase di pre-dissesto finanziario e con un piano di riequilibrio avente parere negativo dei revisori, ancora fermo al vaglio della Corte dei Conti, i Consiglieri non si sono sentiti di votare un equilibrio formale che non teneva conto dello stato reale dei conti. Pertanto, la maggioranza alla quale sono mancati in numeri va sotto, mentre le opposizioni si dividono: il Gruppo Diritto Al Futuro vota contro, mentre il Gruppo Svegliati Piana si astiene. Esito della votazione: Equilibri Bocciati.

A peggiorare la situazione l’ennesimo errore dell’Amministrazione che, avendo portato una sola proposta congiunta, (delle variazioni e degli equilibri), ha determinato che la bocciatura degli equilibri travolgesse anche le variazioni di bilancio, con l’ennesima gaffe di mettere a serio rischio sia i cantieri scuola che gli altri progetti. Profonda delusione, frustrazione e silenzio fra i banchi dell’amministrazione e della ormai ex maggioranza, che disattende tutte le promesse di risanamento economico dell’Ente e lo accompagna lentamente e inesorabilmente verso il Dissesto.

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