Un piede rotto, un matrimonio, il buio. Storie di ordinaria mala amministrazione

Redazione

Cronaca

Un piede rotto, un matrimonio, il buio. Storie di ordinaria mala amministrazione

29 Luglio 2018 - 09:37

Il buio in circonvallazione torna a fare notizia. In senso negativo, ovvio. Perché la strada, avvolta dalle tenebre ormai da oltre 4 anni, continua a fare notizia. Continua a creare incidenti, a volte anche gravi e, come capitato e come abbiamo raccontato tristemente altre volte, anche delle vittime. Stavolta la cronaca racconta di un ferito grave e di un matrimonio che sarà rimandato. E’ un nostro lettore a raccontare questa disavventura. E lancia un appello perché tutto quello che ha passato e sta passando lui non si ripeta più. Si chiama Domenico. Due settimane fa è rimasto gravemente ferito dopo essere caduto a causa di una buca. “Uscendo dopo una cena nel noto ristorante “La Quercia” sulla Statale 186 – racconta Domenico – con la strada completamente al buio, sono caduto dentro una buca”.

Domenico si accorge subito che si è davvero fatto male. Ha infatti il piede rotto in tre parti. Vengono chiamati i soccorsi e viene trasportato subito al pronto soccorso dell’ospedale Ingrassia. Sarà costretto a subire un intervento di tre ore, ma non sarà sufficiente. Il giorno dopo Domenico, viene trasferito in un altro ospedale, dove i medici lo sottopongono ad un altro intervento, durante il quale gli vengono applicate viti e placche. Dopo due settimane in ospedale viene dimesso con una prognosi di 45 giorni.

“Dovrò portare un tutore e fare almeno tre mesi di fisioterapia”, spiega ancora Domenico. La delusione per lui si fa ancora più grande visto che il prossimo 24 agosto avrebbe dovuto sposarsi. Oltre al danno fisico e soprattutto emotivo, anche quello economico. Ma la lettera di Domenico non ha un tono d’accusa. Il suo è più un appello: “Sarebbe potuta andare diversamente – dice – bisogna cercare una soluzione. La gente non può uscire per divertirsi e poi rischiare la pelle per colpa del buio e delle strade non in perfette condizioni”.

La storia del buio in circonvallazione è ormai nota a tutti: il comune in quattro anni non è mai riuscito a trovare una soluzione. Se prima bastava un intervento “tampone” per collegare tutto l’impianto, adesso la soluzione sarà molto più dispendiosa. Serve infatti tutto l’impianto nuovo: una spesa di circa 200 mila solo per la circonvallazione. Senza contare i tratti dove manca del tutto l’impianto di illuminazione. Ma il buio avvolge molte zone di Monreale. Il comune, però, non può lasciare che il tempo passi così. Il finanziamento tanto atteso è rimasto solo un annuncio. Mentre ci sono comuni in Sicilia che, grazie al lavoro dei propri uffici, riescono a ricevere soldi per l’ammodernamento degli impianti di illuminazione pubblica. Come successo in vari comune delle Madonie che hanno installato moderni impianti a led. Episodi come questo devono far riflettere.

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