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I carabinieri di Monreale arrestano un latitante: “galeotto” l’incontro con la moglie

E’ stato arrestato a Carini, dai Carabinieri del Nucleo Investigativo Provinciale di Palermo e della Compagnia di Monreale Giuseppe Cosenza, in esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo – Ufficio Esecuzioni Penali. Dal giugno del 2017 l’uomo aveva fatto perdere le proprie tracce, rendendosi irreperibile.

Nel pomeriggio di ieri, durante l’ennesimo servizio di osservazione, controllo e pedinamento, i militari hanno notato la moglie di Cosenza nella zona centrale di Palermo, alla guida di una Mercedes. L’atteggiamento della donna, alquanto guardingo, ha insospettito i militari che hanno pedinato la donna, che ad un tratto ha accostato e aspettato il marito che, apparso a piedi spuntando tra i veicoli in sosta nelle strade limitrofe è salito velocemente a bordo dell’auto. A Carini in un’area di servizio è scattato l’accerchiamento dei militari; che non hanno lasciato vie di fuga all’uomo.

Cosenza è stato trasferito presso la casa circondariale di Pagliarelli per espiare una pena complessiva di 6 anni e 4 mesi di reclusione, più 9 mesi di arresto per ricettazione ed estorsione aggravata dal metodo mafioso commessi a Palermo tra il 2003 ed il 2009. L’uomo era rimasto coinvolto, nell’operazione antimafia “Cerbero” del 2009, che aveva colpito duramente i mandamenti mafiosi cittadini di Porta Nuova e di Brancaccio. In qualità di emissario dell’organizzazione mafiosa, lo stesso aveva contribuito in maniera attiva alla consumazione di un tentativo estorsivo di tipo mafioso in danno di un gioielliere.

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