Da indiscrezioni di palazzo sembra che la questione Pd sia arrivata al nuovo capitolo. Il tam tam vuole che il sindaco Piero Capizzi abbia ricevuto una comunicazione ufficiale da parte di Antonio Rubino, attuale commissario del Partito Democratico di Monreale, con la richiesta di sostituzione della terna assessoriale e visto che Toti Zuccaro si era già defilato per correre alla prossima tornata elettorale, restavano i due tanto travagliati nomi degli architetti Nadia Granà e Giuseppe Magnolia. Sarà Capizzi a dover “entrare a gamba tesa” nella questione perché i due – se l’indiscrezione è giusta – non rispondono al momento alle chiamate del Sindaco che attendeva un loro spontaneo cenno alla dimissione.

Pertanto se da una parte un rinnovato gruppo consiliare compatto ha dato il supporto al primo cittadino votando il bilancio, adesso questi dovrà mantenere la promessa fatta a Rubino ruotando e riattivando la sua giunta immettendo i nuovi assessori. La questione poi non sarà un passaggio semplice, dovranno esserci parole, frasi e pensieri (non solo di commiato e gratitudine) che delineeranno un passaggio politico volto ad esautorare i due assessori giustificando pubblicamente le ragioni dell’avvicendamento. Insomma Capizzi è proprio con le spalle al muro: da un lato il pressing di Rubino, dall’altro, comunque, due assessori che non meritano certo di essere accompagnati all’uscita. Ma nel gioco delle strategie politiche, la permanenza dei due assessori significherebbe dover rinunciare alla maggioranza.

Facendo un pò di politologia c’è la possibilità che alle volte le teorie strategiche siano basate su fenomeni di cambiamento spontaneo e non sulle azioni, con il susseguirsi del tempo ci convinceremo che le teorie si stiano evolvendo e migliorando mentre stanno forse solo diventando più complesse per compensare alcuni fallimenti. A questo punto lunedì mattina potrebbe esserci la ufficializzazione delle nuove nomine e il giuramento nella Sala Rossa dei nuovi assessori, scatta così il mistero sulle possibili suddivisioni delle deleghe e per la città di Monreale si volterà pagina su nuovi possibili assetti e personalità che interpreteranno i bisogni ancora non soddisfatti della popolazione.