“L’inquisizione è donna”, è la performance diretta dal regista palermitano Giuseppe Moschella che andrà in scena martedì 7 marzo alle 18 presso Casa della Cultura. Il soggetto nasce da una ricerca testi effettuata presso l’archivio storico comunale Giuseppe Schirò sul periodo seicentesco che ha fatto da scenario al dramma dell’Inquisizione. In particolare, l’attenzione è stata focalizzata sulle donne monrealesi, vittime di torture poiché accusate di stregoneria e condannate a morte violenta.

Fra candele e fiaccole disseminate all’interno della Casa per rievocare la “luce” tipica del periodo dell’Inquisizione, uomini incappucciati accoglieranno e accompagneranno gli spettatori che rivivranno il dramma sofferto da quelle donne alle quali altrettante monrealesi presteranno corpo e voce per narrare la loro storia tenuta nascosta per ben 350 anni. Finalmente, dunque, attraverso la conoscenza del triste destino vissuto e sofferto da queste protagoniste, si potrà fare luce su questa vicenda dai toni “noir” che ha segnato profondamente la condizione femminile.

Il regista, che ha volutamente coinvolto donne e uomini non professionisti del territorio, si è avvalso della collaborazione del musicista monrealese Maurizio Curcio, che ha composto le musiche dello spettacolo, basate su alcune ottave di Antonio Veneziano, che saranno eseguite dal vivo dallo stesso compositore ed interpretate alla voce da Valentina Migliore, con la partecipazione di Alessandro Trifirò e Danilo Speciale, giovanissimi allievi di musica dell’Associazione Onda Sonora di Monreale.

Interpreti dello spettacolo sono: Anna Maria Balistreri, Barbara Bruno, Pietro Gambino, Cosimo Grimaudo, Silvia Lo Porto, Mimmo Russo. Mariella Sapienza, Fabiola Termini, Francesca Vaglica. Lo spettacolo fa parte del programma di eventi “moovingbook”, curati dall’Assessore Nadia Olga Granà, che avranno luogo, nel mese di Marzo, presso la Casa della Cultura di Monreale.