Cronaca

Cento salme in attesa di sepoltura: e le bare vengono anche calpestate

Cento salme in attesa di essere tumulate, un deposito che sta letteralmente “scoppiando”, bare lasciate alla rinfusa sotto le infiltrazioni con evidenti segni di scarpe, segno che qualcuno ci ha anche camminato sopra. Per non parlare poi dei rifiuti pericolosi abbandonati, giardini mai curati, un senso di abbandono generale. Il cimitero di Monreale vive forse il suo momento più difficile. Dall’1 gennaio ad oggi sono entrate nel deposito oltre 40 salme. Il deposito, così, si è riempito all’inverosimile. Sono cento, forse di più, le salme che attendono una sepoltura dignitosa. Tra l’altro per qualcuno anche pagata. Ma le tumulazioni procedono a rilento. I dati si rincorrono. C’è chi afferma che quelle del 2015 siano già state fatte, chi invece fa sapere che ci sono ancora persone decedute nel 2015 che attendono una tumulazione. Tra sequestri e lavori fatti solo su carta, però, il cimitero adesso necessita di una svolta.

“E’ vero – dice l’assessore Giuseppe Magnolia – che le tumulazioni sono lente. Sono riprese da poco e il tempo non ha aiutato. Il deposito è strapieno, ne siamo a conoscenza. Alcune bare, poi, non possono essere tumulate perché sotto sequestro da parte dei Carabinieri. Una situazione disastrosa che, vi assicuro, non mi fa dormire la notte”. Sul tavolo del sindaco Piero Capizzi, però, l’assessore Magnolia ha portato una soluzione, diciamo tampone, per arginare almeno per il momento il problema del sovraffollamento: la liberazione del cosiddetto ferro, una struttura metallica che permetterebbe la tumulazione di almeno 80 salme. “Stiamo lavorando verso questa direzione – dice Magnolia – La situazione è molto grave”. Il cimitero paga una situazione di abbandono di questi ultimi anni, specialmente. E la mancanza assoluta di un progetto serio di una sua riqualificazione e di un suo ingrandimento. Sembra essere stato dimenticato il progetto del nuovo cimitero di Pioppo. “So benissimo che il deposito è stracolmo – afferma Magnolia – e la cosa non mi piace”.

Poi una segnalazione da parte di un lettore che ha perso il nonno recentemente e la cui bara è stata messa all’interno del deposito: “Mi rammarica vedere le bare trattate in maniera indegna dai custodi, ammassate, trattate senza cura e rispetto – dice il nostro lettore – Ho beccato un custode salire con i piedi sulla bara di un uomo lasciata a terra. Per non parlare delle infiltrazioni. I nostri cari defunti meritano rispetto”. “Avvierò subito delle verifiche”. assicura Magnolia.

Che intanto ha anche lanciato una nuova proposta che dovrà essere approvata dalla Giunta: la modifica agli orari del cimitero: “Tutti gli operai devono essere presenti nello stesso momento se vogliamo una struttura cimiteriale più efficiente. Per questo – conclude Magnolia – chiederò al sindaco di far aprire il cimitero solo dalle ore 7 alle 14”. In alcuni pomeriggi, infatti, capita che ci sia un solo custode: impossibile controllare gli accessi, fare manutenzione e verificare le questione relative alla sicurezza. Una situazione molto complessa dalla quale non si uscirà facilmente.

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