Città Metropolitana, si insedia ufficialmente Leoluca Orlando

Redazione

Palermo

Città Metropolitana, si insedia ufficialmente Leoluca Orlando
Il 27 giugno la conferenza dei sindaci, chiamata all'elezione di 18 consiglieri

07 Giugno 2016 - 16:22

ll sindaco di Palermo, Leoluca Orlando si è insediato oggi, in base alla normativa vigente che attribuisce tale carica al sindaco del capoluogo, nella carica di Sindaco della città metropolitana. La cerimonia di insediamento si è svolta a Palazzo Comitini.

“La comunità metropolitana non nasce oggi, c’è già – ha commentato Orlando – ed è nella testa dei cittadini che vivono nell’area metropolitana, mancava solo un rifermento istituzionale che nasce oggi. Ancora un volta noi istituzione siamo stati più indietro rispetto ai cittadini. Ecco perché quello di oggi è un momento di svolta. Da oggi il nostro compito sarà quello di costruire e sviluppare la comunità metropolitana attraverso una più razionale distribuzione dei servizi e nei settori dell’acqua, dei rifiuti, dei trasporti e del turismo”.

Dopo oltre tre anni di scontri, l’attuazione della riforma che istituisce le Città metropolitane (e i Liberi Consorzi) lascia presagire una stagione di collaborazione con Palazzo d’Orleans. Un’intesa auspicata anche da Crocetta.

“Finalmente siamo arrivati al compimento della riforma – ha detto il presidente della Regione – che costituisce uno dei punti principali del programma del governo regionale. Ci sono voluti tre anni ed enormi difficoltà, ma ci siamo riusciti. Lo spirito della riforma è quello di riconoscere ai sindaci il ruolo di protagonisti del territorio, senza enti intermedi che si sovrappongono. Non abbiamo bisogno di scontri tra Comuni e Comuni, tra Comuni e Città metropolitane, tra Città metropolitane e Regione, tra Regione e Stato. La Regione deve amministrare meno e fare da collegamento fra i territori: non devono esserci conflitti coi Comuni”.

Il 27 giugno verrà convocata la conferenza dei sindaci, chiamata all’elezione di 18 consiglieri metropolitani a cui possono anche essere assegnate delle deleghe. Insomma vita nuova per Palazzo Comitini, reduce da una difficile fase di transizione. L’ente “traghettato” nell’ultimo anno e mezzo dal commissario Munafò, adesso passa nelle mani dei sindaci, che parteciperanno in maniera attiva alla gestione dell’area vasta (di fatto ideata due anni fa con il “Patto dei Ventimiglia”).

“Un cambiamento epocale, che modifica il sistema delle autonomie locali”, ha affermato Munafò, prima di tracciare il bilancio del suo mandato: “L’ente – ha concluso – ha patito il taglio dei trasferimenti finanziari. Tuttavia, siamo riusciti a salvaguardare i livelli occupazionali e fare dei risparmi. Con i prepensionamenti il numero dei dipendenti è sceso a 900 unità, con un risparmio di 2 milioni all’anno. Il passaggio allo Stato del liceo Cassarà ha ridotto i costi di altri 27 milioni. Sulla viabilità abbiamo 20 milioni di interventi programmati con fondi della Regione e della Protezione civile; altri 3,5 milioni di fondi Cipe serviranno per l’adeguamento dell’edilizia scolastica”.

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