Blitz in una piantagione di marijuana: ucciso un carabiniere a Marsala

Redazione

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Blitz in una piantagione di marijuana: ucciso un carabiniere a Marsala
Un maresciallo colpito alle spalle mentre controllava una piantagione con un collega. Il cordoglio del Presidente della Repubblica Sergio Mattaella: "Profondamente addolorato"

01 Giugno 2016 - 19:59

Il maresciallo dei carabinieri Silvio Mirarchi, 53 anni, vicecomandante della stazione dei carabinieri di contrada Ciavola a Marsala, originario di Catanzaro, è morto questo pomeriggio all’ospedale Civico di Palermo. Troppo gravi le ferite riportate in una sparatoria durante un blitz in una piantagione di marijuana.

Il militare era stato trasferito, in un ultimo disperato tentativo di salvargli la vita, nel capoluogo da Marsala, dove era stato ricoverato in un primo momento, ma è stato tutto inutile. Secondo una prima ricostruzione, Mirachi potrebbe essere stato scambiato per qualcuno che voleva rubare le piante di marijuana. Mirachi, era occupato in controlli antidroga e su furti di prodotti ortofrutticoli, insieme ad un commilitone. Si sarebbero mossi in una zona dove vi sono serre e piantagioni di canapa indiana. Una di queste sarebbe stata vigilata da un paio di persone, che avendo notato i due in borghese hanno esploso contro di loro diversi colpi di arma da fuoco. Un colpo ha raggiunto il maresciallo Mirarchi, perforandogli un rene.

Da anni nella zona tra Marsala e Mazara del Vallo, vengono scoperte decine di piantagioni di marijuana. Già Un paio di settimane fa due romeni erano stati presi a fucilate dai custodi di una piantagione. Uno di loro, ferito, era riuscito a fuggire. Dell’altro, invece, si sono perse le tracce. Qualche giorno dopo invece, un cadavere carbonizzato è stato rinvenuto a circa un chilometro di distanza. I carabinieri stanno indagando, anche con accertamenti del Ris e impiego di cani “molecolari” della polizia, per stabilire se il cadavere è quello del romeno scomparso. L’episodio ha fatto scoprire la piantagione e ha portato all’arresto di quattro persone (delle quali non sono state ancora fornite le generalità) accusate, per ora, solo di coltivazione di canapa indiana.

Si è detto “profondamente addolorato” il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha inviato al comandante generale Tullio Del Sette un messaggio di cordoglio, esprimendo la ferma condanna per “il brutale agguato, che priva l’Arma di un servitore dello Stato coraggioso ed esemplare”. Mattarella ha pregato il generale di far giungere alla famiglia della vittima sentimenti di solidarietà e di vicinanza, a nome dell’Italia intera e suoi personali.

Anche il premier Matteo Renzi ha chiamato, il comandante Del Sette per esprimere le condoglianze sue e del Governo ai carabinieri e alla famiglia del maresciallo ucciso. Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, in un tweet scrive: “Con profondo dolore ho appreso della morte del maresciallo capo Silvio Mirarchi. Vicina alla sua e alla grande famiglia dei Carabinieri”.

“Apprendo con grande tristezza della morte del Maresciallo Silvio Mirarchi oggi a Palermo – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – e a nome di tutta l’Amministrazione comunale desidero esprimere le mie più sincere ed affettuose condoglianze alla famiglia e la vicinanza all’Arma dei Carabinieri che, ancora una volta, paga un prezzo di sangue per il proprio impegno contro l’illegalità nella nostra isola. Mi auguro che quanto prima i vigliacci autori di questo gesto siano assicurati alla Giustizia perché paghino per le proprie gravissime responsabilità”.

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