Sbarco di migranti al porto di Palermo, arrestati 17 scafisti

Redazione

Palermo

Sbarco di migranti al porto di Palermo, arrestati 17 scafisti
Operazione della Polizia e della Guardia di Finanza dopo l'arrivo dei 1052 migranti salvati dalla nave Dattilo della Guardia Costiera.

26 Maggio 2016 - 13:42

Sono stati gli agenti della Polizia in collaborazione con la Guardia di Finanza, a fermare 17 persone, accusate di essere gli scafisti che hanno guidato nel viaggio il barcone con a bordo 1052 migranti arrivati ieri al porto di Palermo con la nave “Dattilo” della Guardia Costiera, che li ha soccorsi in acque internazionali.

Gli undici uomini di origine del Gambia, del Senegal, della Costa d’Avorio, del Ghana, della Guinea e della Sierra Leone, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto accusati di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e ingresso illegale nel territorio dello Stato.

“Le informazioni acquisite a bordo del natante – spiegano dalla Questura – da parte dei funzionari della Guardia Costiera, nonché le attività investigative svolte dagli investigatori della Squadra Mobile, dai militari del Gico del Nucleo di Polizia Tributaria e della Stazione Navale delle Fiamme Gialle di Palermo, hanno permesso di raccogliere significativi elementi indiziari nei confronti dei componenti dell’equipaggio, individuandone anche i ruoli”.

In particolare, ne sono stati individuati 17 che si occupavano di governare i gommoni e le imbarcazioni di fortuna e, in considerazione dell’elevato numero dei clandestini, del mantenimento dell’ordine a bordo. Tale ultimo ruolo è stato esercitato, talvolta, usando violenza sugli immigrati. Gli investigatori della Squadra Mobile e della Guardia di Finanza sono giunti all’eccezionale individuazione dei scafisti anche attraverso l’attenta osservazione dei filmati e delle immagini raccolte a bordo della nave, nonché grazie alle dichiarazioni rese da alcuni migranti.

Sono in corso indagini volte a verificare l’eventuale appartenenza dei responsabili ad una più ampia e violenta struttura organizzativa criminale, dedita al traffico di esseri umani. Dalle indagini svolte è emerso, infatti, un tragico spaccato di prevaricazioni e sofferenze patite dai migranti, soprattutto nelle fasi preparatorie del viaggio per raggiungere le coste italiane: dalla segregazione sotto vigilanza armata all’interno di alcuni casolari nell’entroterra di Sabrata, a circa due miglia dalle spiagge, fino al trasbordo sui gommoni utilizzati per la traversata, in condizioni precarie essendo gli occupanti dei gommoni ammassati uno sull’altro.

Per ogni viaggio, ciascun migrante è stato costretto a versare ai trafficanti senza scrupoli, somme tra i 300 e 1000 euro. Il Pubblico Ministero di Palermo, dopo aver valutato l’operato della polizia giudiziaria, proporrà al Giudice la convalida del fermo dei 17 scafisti, attualmente condotti e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria presso il carcere “Pagliarelli”.

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