Razionalizzazione della spesa, il Comune non approva il piano triennale

Redazione

Cronaca

Razionalizzazione della spesa, il Comune non approva il piano triennale
La Giunta avrebbe dovuto approvarlo entro il 31 marzo scorso. Giacopelli: "Occasione persa"

11 Aprile 2016 - 18:20

E’ scaduto il termine per l’approvazione del “piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa” previsto dall’articolo 16 del decreto-legge 98 del 2011, da realizzarsi, tra l’altro, intervenendo sulla riduzione dei costi della politica e di funzionamento. La Giunta avrebbe dovuto approvarlo infatti entro il 31 marzo scorso.

cisl segretario nicola giacopelli“Avevamo pubblicamente denunciato il rischio di doverci ritrovare a dover parlare di una ennesima occasione perduta – dichiara Nicola Giacopelli, segretario aziendale della Cisl-Funzione Pubblica – e purtroppo ciò si è puntualmente avverato: nessuna iniziativa è stata assunta dall’amministrazione Capizzi in merito alla riqualificazione della spesa. Nulla è stato pianificato o programmato al riguardo, nonostante peraltro i formali e precisi impegni assunti, già lo scorso anno, in sede di approvazione del ‘piano della performance’. Oramai da diverso tempo la nostra organizzazione sindacale con tenace caparbietà insiste affinché si intervenga in questo settore, a vantaggio sia dei cittadini monrealesi che dei lavoratori comunali: ma tutte le nostre richieste, proposte e sollecitazioni sono sempre rimaste inspiegabilmente inascoltate, tanto dalla precedente quanto dall’attuale giunta”.

In base alle attuali normative, le azioni concretamente attuate dalle amministrazioni nell’ambito dei risparmi di gestione, oltre a portare evidentemente reali benefici alle finanze pubbliche, possono altresì consentire di incrementare le risorse destinate al salario accessorio spettante al personale.

“E’ chiaro a chiunque che un comune in predissesto non dovrebbe assolutamente sottrarsi al dovere di organizzarsi efficacemente per promuovere la razionalizzazione ed il contenimento delle spese. E c’è anche da considerare – conclude Giacopelli – che se il sindaco si fosse presentato alla recente audizione presso la Corte dei Conti con un piano di riqualificazione della spesa già deliberato dalla giunta, avrebbe probabilmente potuto mostrarsi più credibile e convincente al cospetto dei magistrati contabili”.

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