Palermo, rubano un auto ma incrociano una volante della polizia: due in manette

Redazione

Palermo

Palermo, rubano un auto ma incrociano una volante della polizia: due in manette
L'intervento dopo la segnalazione di una ditta di allarmi satellitari

18 Gennaio 2016 - 00:00

La Polizia ha tratto in arresto due palermitani di 49 e 41 anni, ritenuti responsabili del reato di furto pluriaggravato in concorso. Gli agenti  appartenenti all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, alle prime luci dell’alba, su disposizione della Sala Operativa, si sono portati presso Fondo Pecoraro, dove era stato segnalato, da una ditta  di allarmi satellitari, il movimento di una autovettura di provenienza furtiva. Ancor prima di arrivare sul posto, gli agenti hanno intercettato lungo la strada, precisamente all’intersezione di via Belmonte Chiavelli con via G. Bagnera, l’autovettura segnalata, una Lancia Musa,  seguita da un’altra automobile, una Alfa 147. Gli agenti hanno fermato il mezzo oggetto di furto, bloccando il conducente che nel frangente ha tentato di fuggire. Contestualmente il guidatore dell’altra macchina che seguiva, effettuando una retromarcia repentina, ha cercato di conquistare la fuga, ma è stato subito bloccato dagli operatori di un’altra pattuglia nel frattempo intervenuta. Sulla Lancia Musa è stato riscontrato il danneggiamento della maniglia, della plancia posta sotto il volante, del blocco accensione e della plafoniera di copertura del motore.  Su entrambe le autovetture sono stati trovati arnesi atti allo scasso, che sono stati sequestrati. Un ulteriore controllo ha permesso di rinvenire nel cofano dell’Alfa 147, un autoradio, un lettore DVD e una borsa con dei cd. L’auto rubata  e gli oggetti trovati nel cofano dell’Alfa 147, sono stati restituiti al legittimo proprietario, l’alfa 147 invece è stata posta sotto sequestro amministrativo, poiché sprovvista  della copertura assicurativa. I due palermitani, sono stati tratti in arresto per furto pluriaggravato in concorso. L’autorità Giudiziaria ha disposto che il malvivente alla guida della Lancia Musa fosse tradotto presso la locale Casa Circondariale “Ucciardone”, per l’altro è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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