Palermo, punta una pistola al cassiere del bar Albatros e ruba l'incasso: arrestato dalla polizia

Redazione

Palermo

Palermo, punta una pistola al cassiere del bar Albatros e ruba l'incasso: arrestato dalla polizia
Il ladro inseguito e braccato da un agente libero dal servizio

18 Gennaio 2016 - 00:00

E’ stato un Capodanno di paura per gestori e clienti del bar Albatros, in zona viale Strasburgo. Qualche minuto dopo le 15, un uomo, col volto coperto da scaldacollo e sciarpa, ha fatto ingresso nei locali del bar e, puntando una pistola al cassiere, ha ottenuto un bottino di poco superiore ai 300 euro. La fuga del malvivente è stata notata da un poliziotto libero dal servizio che, insospettito dalla circostanza che l’uomo fosse travisato e si allontanasse a passo spedito. Ad inseguire il ladro anche un dipendente del bar, restio ad arrendersi ma costretto a farlo dopo che il malvivente, vistosi braccato, aveva esploso in aria a scopo intimidatorio, un colpo di pistola. "Ciò che era servito al malvivente per eliminare uno scomodo inseguitore – spiegano dalla Questura – non ha, invece, ottenuto il risultato di far desistere il poliziotto libero dal servizio che ha proseguito le fasi dell’inseguimento e contattato il 113. L'uomo – aggingono gli inquirenti – senza mai esser perso di vista, ha scavalcato un’alta recinzione ed ha raggiunto un’ampia area verde limitrofa a Villa Pantelleria. Nel giro di pochi minuti tutta la zona è stata cinturata da decine di pattuglie della Polizia che hanno battuto palmo a palmo aree pubbliche e di pertinenza condominale". Le ricerche hanno dato i loro frutti, un'ora dopo quando due poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, impegnati a perlustrare la via Stazione San Lorenzo, hanno intercettato e fermato un uomo, corrispondente alle descrizioni del reapinatore, rese dai testimoni. "L’uomo – continuano dalla Questura – identificato in Michele Pivetti, 50enne palermitano ha, dapprima, negato ogni addebito, e solo successivamente, messo alle strette, ha ammesso ogni responsabilità in relazione alla rapina. Ha indicato agli agenti il luogo, ricavato in una zona dalla fitta e alta vegetazione, dove aveva occultato l’incasso del bar e la pistola con la quale aveva esploso il colpo". L’arma è risultata essere detenuta legalmente da un parente dell’uomo ed è stata, naturalmente, posta sotto sequestro, il denaro, circa 350 euro, è stato restituito al titolare del bar Albatros. Il 50enne è finito in manette per rapina a mano armata e porto abusivo di arma da fuoco e adesso è recluso presso la locale casa circondariale.

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