Palermo, falsi invalidi, truffa da 1 milione e mezzo di euro all'Inps

Redazione

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Palermo, falsi invalidi, truffa da 1 milione e mezzo di euro all'Inps
Sono 17 le ordinanze di custodia cautelare. Pensioni a chi non aveva i requisiti

18 Gennaio 2016 - 00:00

I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo sono impegnati da questa mattina, nell’esecuzione di 18 misure di custodia cautelare emesse dall’ufficio Gip del Tribunale di Palermo, nei confronti di appartenenti ad un’associazione in grado di far ottenere pensioni d’invalidità a persone non in possesso dei requisiti di legge, talvolta accompagnate presso le commissioni mediche da false badanti a loro volta già indebitamente riconosciute invalide. L'indagine coordinata dal Procuratore Capo Francesco Lo Voi, con il Procuratore Aggiunto Bernardo Petralia e i Sostituti Procuratori Annamaria Picozzi e Roberto Tartaglia, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Palermo nei confronti di 18 persone (3 carcere, 3 arresti domiciliari, 12 obblighi di presentazione alla P.G.), ritenuti a vario titolo responsabili dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di falso materiale in atto pubblico e truffa aggravata per far ottenere persone, non in possesso dei requisiti richiesti, i benefici economici previsti dalla legge in favore degli invalidi civili. Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo e dirette dalla Procura della Repubblica, sono state avviate nel febbraio 2014, a seguito degli accertamenti sviluppati su di un tentativo di estorsione tentato da una donna che, avendo acquisito la disponibilità di un’abitazione dall’ex compagno Giovanni Tantillo, aveva sottratto la documentazione medica contraffatta pretendendo denaro per la sua restituzione. Al vertice dell’associazione è stato individuato Giuseppe Cinà, disoccupato, pluripregiudicato, già arrestato per reati simili nel giugno 2007 e attualmente sottoposto alla detenzione domiciliare. L'uomo procacciava in prima persona i “clienti” e svolgeva opera di raccordo dell’attività degli altri intermediari, concordando preventivamente le modalità di commissione delle condotte illecite,  formando gli  atti sanitari falsi e svolgendo funzioni di assistenza nei confronti dei beneficiari nella gestione delle pratiche. Le attività hanno permesso di ricostruire il modus operandi dell’associazione: l’aspirante pensionato si rivolgeva a Cinà esternando il desiderio di beneficiare di una pensione di invalidità; venivano redatti/formati alcuni certificati medici falsi; iniziava l’iter burocratico, che veniva seguito per il suo intero svolgimento dallo stesso Cinà il quale era sempre informato sulle date delle visite mediche, sulle commissioni assegnatarie, sull’esito (positivo o negativo), e sulla data di liquidazione dei benefici economici; al momento della verifica medica il paziente era “istruito” su come comportarsi, e in molti casi veniva addirittura accompagnato presso la commissione medica dallo stesso Cinà o dal suo autista e factotum Nicola Cipolla; Cinà si adoperava anche per trovare delle persone che, spacciandosi per badanti o familiari, erano disposte ad assistere il paziente durante la visita affinché la messinscena fosse più credibile (tali soggetti erano poi retribuiti con 50 euro a visita); in caso di esito positivo il compenso per Cinà era rappresentato dalla riscossione degli arretrati e dal pagamento di un fisso mensile su ogni singola pensione. Emblematici risultano essere alcuni dei fatti accertati. Nel corso delle intercettazioni – spiegano gli investigatori -, ad esempio, il Cinà diceva testualmente: “…non voglio lavorare più, e potevo lavorare… io non lo voglio, io, la pensione, lo Stato mi deve campare!, io il muratore facevo, facevo il barista…”. Sempre dalle intercettazioni si scopre che lo stesso “privilegio” dovevano avere anche le pesone allo stesso vicine: “… tu devi prendere 800 euro al mese. Ci arriveremo, stai tranquilla … Tu sei l’amante mia e tu camperai come dico io, hai capito?”. Significative le patologie documentate, anche con evidenti errori di ortografia, (ad es. “allucinazioni uditive a contenuto querulo manico”) e chiare le messe in scena poste in essere nel corso delle visite straordinarie (“tendenza alla magnificazione della sintomatologia con atteggiamento teatrale”). L’indagine ha visto la collaborazione attiva sia della direzione regionale dell’Inps di Palermo, sia della Commissione Medica Centrale dell’Inps di Roma, e ha accertato nel complesso 25 truffe  per un ammontare di 1 milione e 500 mila euro, motivo per il quale i Carabinieri stanno eseguendo il cosidetto sequestro per equivalente di saldi attivi di conti bancari, di beni mobili e immobili riconducibili agli indagati. "Si tratta – aggiungono gli inquirenti – di un provvedimento ablativo disposto su somme di denaro, beni o altre utilità di cui il reo abbia la disponibilità per un valore corrispondente al prezzo, al prodotto e al profitto del reato, previsto per talune fattispecie criminose e sia impossibile identificare fisicamente le cose che ne costituiscono effettivamente il prezzo, il prodotto o il profitto". “Tuttavia – concludono – i casi di grandi abusi come quello emerso dall’indagine dei carabinieri del Comando Provinciale di Palermo non assumono rilievo per le somme sequestrate e i risparmi ottenuti, anche se non indifferenti". Elenco delle persone nei cui confronti è stata disposta la misura cautelare in carcere: Giuseppe Cinà, nato a Palermo 05.11.1954; Nicola Cipolla, nato a Palermo il 18.03.1952; Giovanni Tantillo, nato a Palermo il 24.05.1974; Elenco delle persone nei cui confronti è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari: Alina Nicoleta Carmaz, nata a Roman (Romania) il 26.11.1984; Silvana Giordano nata a Palermo il 26.01.1964, Paola Pipitone, nata a Palermo il 03.02.1984; Elenco delle persone nei cui confronti è stata disposta la misura cautelare della presentazione alla polizia giudiziaria: Vito Salvatore Abbate, nato a Trapani il 16.11.1965; Antonina Buonafortuna, nata a Palermo il 04.09.1952; Maria Citarella, nata a Palermo l’11.09.1958; Salvatore Di Nuovo, nato a Palermo il 03.09.1983; Loreta Giammona, nata a Palermo il 03.09.1958; Maddalena Marano, nata a Palermo il 25.07.1966; Paolo Meli, nato a Palermo il 16.09.1960; Giuseppe Mignosi, nato a Palermo il 13.01.1975; Giovanna Naccari, nata a Palermo il 20.03.1947; Pietro Sanfilippo, nato a Palermo il 29.04.1954; Deborah Serpa, nata a Warendorf (D) il 25.08.1979; Andrea Tantillo, nato a Palermo il 06.07.1972.

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