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Monreale, la pianta della discordia. “Tagliata senza autorizzazione, ora qualcuno pagherà”

Attimi di tensione ieri in chiasso Sangiorgi, traversina molto graziosa di piazza Matteotti o Arancio. Il motivo della rissa, quasi sfiorata, tra vicini, una pianta. Alberello di viburnum, mutilato, o meglio capitozzato dai vicini, perché le foglie “arrecavano disturbo”. “Fermo restando – dice Umberto Bruno, uno dei residenti del Chiasso – che qui è casa nostra, non è assolutamente vero che i rami dell’albero davano fastidio. Semmai era qualche foglia e comunque un gesto simile non è assolutamente concepibile”. Chiasso Sangiorgi è stato riqualificato circa 20 anni attraverso fondi europei. I residenti chiesero ed ottennero dal Comune, la realizzazione di un’aiuole. “Lo abbiamo fatto per rendere più verde questa zona di Monreale – dice Bruno – ed il colpo d’occhio è eccezionale”. In effetti chiasso Sangiorgi è molto ben curato. Poi l’inizio delle “ostilità” con i vicini. “Non solo hanno realizzato un tratto di collegamento fognario molto discutibile – dice Bruno -, ma adesso entrano a casa nostra e tagliano un albero. Non è accettabile”. I vicini, infatti, ieri mattina, si sono introdotti in chiasso Sangiorgi con un’auto, hanno tagliato i rami, caricato tutto ed andati via. È quasi scoppiata una rissa, tenuta a bada dalle persone intervenute. “Io avrei anche tagliato qualche fogliolina per evitare problemi – conclude Bruno -, loro hanno mutilato un albero che è qui da quasi 20 anni”. Dal Comune hanno fatto sapere che la signora aveva chiesto l’autorizzazione a tagliare la pianta. Autorizzazione che era stata negata. Mentre dal comando di polizia municipale fanno sapere che effettueranno un sopralluogo e dei controlli per venire a capo della faccenda. UNA PICCOLA E DOVUTA PRECISAZIONE Riceviamo un messaggio da parte del giardiniere che ha tagliato i rami dell'albero che ci sottolinea di come lui fosse all'oscuro di tutta la situazione e che ha agito in buona fede e dietro rassicurazioni da parte della signora che l'ha chiamato. "La signora mi ha detto che l'albero non era comunale e che comunque erano tutti d'accordo sul taglio dei rami. Ho subito una vera e propria aggressione verbale da parte del signor Bruno che mi accusato di ssere il responsabile del taglio. Io stavo solo svolgendo il mio lavoro".

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