Monreale, il centro di ascolto donne cambia sede: "Se subite violenza denunciate subito"

Redazione

Cronaca

Monreale, il centro di ascolto donne cambia sede: "Se subite violenza denunciate subito"
L'appello delle nove operatrici che gestiscono lo sportello che adesso si trova nel complesso San Gaetano

18 Gennaio 2016 - 00:00

Un anno di lavoro intenso, pieno di difficoltà, per le diffidenze delle donne monrealesi, poi l’avvio, “col botto”, le prime soddisfazioni per quei volti di donne che tornavano anche ai successivi incontri. Il centro di ascolto donne dell’associazione DonnAttiva cambia sede e si sposta nel complesso San Gaetano, in un locale messo a disposizione dalla Caritas. Nei primi 365 giorni di vita, il centro di ascolto donne ha ascoltato e aiutato decine di donne, vittime di violenze familiari. Nel centro, al lavoro a titolo assolutamente gratuito, 3 avvocati, 3 psicologhe (una è anche psicoterapeuta) e 3 assistenti sociali. A turni, formavano tre squadre, composta da un avvocato, una psicologa ed un’assistente sociale, hanno gestito questa struttura che, pian piano, era diventata un centro di riferimento non solo per le donne che volevano un supporto morale, ma anche per le forze dell’ordine che ricevevano denunce su questi casi. “Non è stato facile – dice Rosaria Messina (nella foto), avvocato e responsabile del centro – perché Monreale è un territorio molto vasto e i monrealesi sono una popolazione un po’ diffidente. Devo dire, anche, che il posto dov’era collocata la vecchia sede non era l’ideale, visto che era in una strada molto frequentata e di passaggio. Trattiamo casi molto delicati e queste donne chiedono soprattutto un po’ di privacy e di anonimato che noi riusciamo sempre a garantirgli”. Obiettivo del centro ascolto donna, non è solo quello di dare sostegno psicologico alle donne vittime di violenza, ma anche, attraverso un percorso ben definito, quello di aiutare queste donne a diventare autonome. “Non è facile – spiega Messina – perché purtroppo noi non abbiamo fondi da destinare a queste donne per aiutarle a dormire fuori casa, a sistemarle da altre parti. Per carità, i locali donati dalla Curia sono vera manna dal cielo, ma il nostro obiettivo è quello di renderla autonome, che siano in grado di cercarsi un lavoro e cambiare definitivamente vita”. Il centro lavora a stretto contatto con le Forze dell’Ordine: “Direi che è fondamentale – spiega la Messina – poi stiamo cercando di fare attivare anche a Palermo il cosiddetto “codice rosa” negli ospedali, un canale privilegiato nei Pronto Soccorso destinato alle donne che hanno subito violenza”. La chiusura con un consiglio alle donne dall’avvocato Messina: “Denunciate – dice – subito, al primo episodio. Non aspettate il secondo e non fate trascorrere anni. Non lasciatevi convincere da altre persone che quello che state facendo è sbagliato. Non esiste nessuna giustificazione per un atto di violenza da parte di un uomo su una donna”.

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