Monreale, i gradini scivolosi e il cartello "fatto a mano"

Giorgio Vaiana

Cronaca

Monreale, i gradini scivolosi e il cartello "fatto a mano"
A due passi dal Duomo, una situazione paradossale

18 Gennaio 2016 - 00:00

Quando si legge “Attenzione ai gradini” scritto su un cartello fatto con un pezzettino di legno, non si può non abbozzare un sorriso. Poi, però, si torna seri, e ci si immedesima nei turisti che a Monreale vengono a visitare la maestosità del Duomo e del Chiostro e leggono quell’avviso scritto su un pezzettino di legno. Cosa penseranno? I francesi, i tedeschi, i giapponesi, gli americani, che diranno? Lo fotograferanno e lo faranno vedere ai parenti? “Guarda che segnaletica originale usano in questo Paese”, magari diranno. Che a ben guardare, una segnaletica solo in italiano non basta: quantomeno bisognava prevedere una scritta in inglese, la classica “Watch the steps” di uso ormai comune un po’ ovunque. Ironia a parte, i gradini che immettono in piazza Guglielmo, sono già stati protagonisti di una storia di cronaca che vi abbiamo raccontato, della “povera” turista scivolata e finita in ospedale con contusioni alla zona lombo-sacrale. Da anni la condizione dei gradini è sotto gli occhi di tutti. La precedente amministrazione non ha predisposto un solo intervento, che sia uno solo, di manutenzione. “Non ci si può ridurre così – dice l’assessore Nicola Taibi -. Tutti adesso puntano il dito contro di noi e così è troppo facile. Sui gradini, ma più in generale dico sulla situazione dei marciapiedi, stiamo studiando varie soluzioni. A breve saranno risistemati quelli della via Torres e poi ci dedicheremo anche a questi che diventano scivolosissimi quando piove. Una situazione analoga a molti marciapiedi del centro storico”. Le difficoltà del settore manutenzione ci sono, eccome. Non solo per la lentezza burocratica, ma anche per la reale assenza di fondi. E, fino ad oggi, ogni spicciolo recuperato è stato speso immediatamente per risolvere qualche problemino. E questo va riconosciuto all’assessore Taibi. Ma non basta. Non può bastare. Una cittadina turistica come la nostra merita un’attenzione diversa. E quindi, va bene il cartello che avvisi del pericolo sui gradini, ma lo si faccia in maniera adeguata. Non possiamo farci ridere dietro da tutti. Il segnale di pericolo fatto su un pezzo di legno lasciamolo ad altri. Non a chi può vantare il marchio “Unesco”. 

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