La Regione ha debiti per 114 milioni e l'ex socio blocca i sistemi informatici

Redazione

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La Regione ha debiti per 114 milioni e l'ex socio blocca i sistemi informatici
La Engineering spegne i server, stop a prenotazioni, mail e pagamenti stipendi

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il sistema informatico di tutti gli uffici della Regione, le mail, il programma per il pagamento degli stipendi dei dipendenti pubblici: servizi che in Sicilia non funzionano più dalla mezzanotte del 30 novembre. La società che gestisce i server di Sicilia e-Servizi, guidata dall'ex pm Antonio Ingroia, che vanta un credito di 114 milioni di euro, ha infatti spento il sistema per convincere la Regione a pagare il debito. “Un atto illegittimo, ricattatorio, fuori luogo, senza alcun senso” – dichiara Ingroia al Fatto Quotidiano – nominato amministratore delegato di Sicilia e-Servizi dal governatore Rosario Crocetta nel 2013. “Un atto – continua l’ex pm – che mette a rischio servizi pubblici essenziali, e che arriva alla vigilia di una riunione importante”, in corso infatti c'è un vertice tra i dirigenti della Regione e di Engineering. Già nei mesi scorsi – come scrive il Fatto Quotidiano – la società aveva chiesto il sequestro di 88 milioni di euro di beni di Sicilia e-Servizi, ma il tribunale di Palermo ha bocciato la richiesta. Così Engineering, ha prima mandato un ultimatum e poi spento il sistema. La società però ha anche inviato un secondo ultimatum, se entro oggi non si dovesse risolvere la questione, è pronta a spegnere totalmente il server centrale. “Fino a questo momento – spiega ancora Antonio Ingroia – hanno provocato la sospensione di servizi essenziali, ma se staccassero davvero la corrente produrrebbero danni incommensurabili nel database della regione Sicilia, del valore di parecchi milioni. Per questo motivo siamo pronti a fare causa ad Engineering, e farci consegnare l’intero sistema informatico”. Dalla riunione delle prossime ore – scrive il Fatto Quotidiano – dovrebbe emergere una soluzione, seppur transitoria come nel caso del primo blackout. Già il 15 giugno scorso, infatti, Engineering aveva spento i computer della Regione. Nelle stesse ore in cui i comuni dell’Isola eseguivano le operazioni di spoglio elettorale per le amministrative, i siti internet per gestire i flussi elettorali e aggiornare in diretta le operazioni di voto erano fuori uso. Un paradosso, dato che dal luglio del 2013 la Regione Siciliana ha acquisito l’intero pacchetto di Sicilia e-Servizi. A quel punto Crocetta ha prima nominato Ingroia liquidatore, annunciando di volersi liberare di tutti i carrozzoni mangiasoldi regionali, poi – dopo l’ennesima marcia indietro – lo ha promosso amministratore delegato, salvando l’ente informatico. Che però, anche se da due anni è totalmente pubblico, continua ad essere tenuto sotto scacco dall’ex socio privato della Regione, ancora in possesso del sistema informatico siciliano. Un sistema che sulla carta non possiede più. (FONTE IL FATTO QUOTIDIANO)

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