Il giorno dopo il Ferragosto, spiagge "stuprate" dai bagnanti

Giorgio Vaiana

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Il giorno dopo il Ferragosto, spiagge "stuprate" dai bagnanti
Bottiglie, schegge di vetro, sacchetti di plastica, rifiuti di ogni genere. L'inciviltà dei siciliani non ha confini

18 Gennaio 2016 - 00:00

Un tappeto di rifiuti. Così si sono risvegliate le spiagge palermitane prese d'assalto il 14 ed il 15 agosto da migliaia di bagnanti. Il giorno dopo lo spettacolo è indecoroso. Vetro e bottiglie a perdita d'occhio. I sacchetti stracolmi di rifiuti ammassati nei luoghi più impensabili. I resti del carbone dei falò. Per non parlare di cibo avanzato ed in stato di decomposizione.  Questa è la firma, se così possiamo definirla, dei bagnanti che hanno salutato quello che molti chiamano il "capodanno d'estate". Le spiagge, utilizzando un termine forte e, per certi versi improprio, ma che rende bene l'idea, sono state "stuprate" da chi non ha per nulla rispetto delle cose che sono di tutti. Così, stamattina, amara sorpresa per chi ha voluto "saltare" la due giorni estiva per recarsi a mare oggi. Lo spettacolo lascia l'amaro in bocca. Perchè, pur sapendo che prima o poi, interverranno gli operatori ecologici, le ferite alle spiagge rimarranno a lungo. La plastica dei sacchetti finita in mare impiega centinaia di anni prima di dissolversi. Così come le cicche di sigarette: quasi 200 anni. E non facciamo altro che danneggiare in maniera letale un'ecosistema perfetto. Alla fine la stupidità umana è anche in questo: non rendersi conto che il "lo lascio qui, tanto chi se ne frega" è solo un modo per fare male a noi stessi. E la Natura, prima o poi si ribellerà… È solo questione di tempo". (LE FOTO DELL'ARTICOLO SONO STATE INVIATE ALLA NOSTRA REDAZIONE DA GIOVANNA GANCI, CHE RINGRAZIAMO E SONO SCATTATE SUL LITORALE DI ISOLA DELLE FEMMINE)

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