«Lo ha detto anche Palazzo Chigi: noi intendiamo andare avanti. Poi – aggiunge – c’è anche la possibilità che la Commissione decida di anticiparne i tempi…”.
Sul riconoscimento dello Stato palestinese afferma: “è un atto formale importante, e noi siamo concretamente favorevoli. Ma oggi non ci sono i presupposti concreti per uno Stato palestinese. Dobbiamo costruire le condizioni per uno Stato che riconosca Israele e sia riconosciuto da Israele. La reciprocità non è secondaria. Gaza e Cisgiordania dovrebbero essere riunificate. Le Nazioni Unite potrebbero guidare missione di caschi blu a guida araba per garantire la stabilità della Striscia, l’Italia sarebbe pronta a partecipare».
Soffermandosi sulla politica interna, Tajani difende la decisione di Roberto Occhiuto, il governatore di FI della Calabria, di dare le dimissioni a sorpresa: «E’ stato un atto di coraggio che gli permette di rimettere in moto la macchina amministrativa. I tempi della giustizia non sono quelli della politica, quando c’è un’inchiesta tutti si fermano, hanno paura di firmare. Come sta accadendo a Milano: si bloccano le città e si bloccano le regioni. Io sono garantista nei confronti di Occhiuto, di Sala, di Ricci: la giustizia deve fare il suo corso ma è impensabile paralizzare le amministrazioni”.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).




