Si è svolta nella caserma “Dalla Chiesa – Calatafimi” di Palermo la cerimonia ufficiale di passaggio di consegne al vertice della Legione Carabinieri Sicilia. Il Generale di Divisione Giuseppe Spina, dopo quasi due anni di comando, lascia l’incarico per assumere un nuovo prestigioso ruolo a Roma, come Direttore della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga presso il Ministero dell’Interno. Alla presenza del Generale di Corpo d’Armata Giovanni Truglio, Comandante Interregionale “Culqualber”, il Generale Spina ha ceduto il comando al Colonnello Corrado Scattaretico, già vicecomandante della Legione.

Durante il suo discorso, Spina ha tracciato un bilancio intenso e significativo del suo operato: 68 operazioni antimafia coordinate sotto la direzione della magistratura inquirente distrettuale, 870 arresti e beni sequestrati per un valore complessivo di 100 milioni di euro. Numeri che testimoniano un’attività incessante, svolta nel segno della legalità e della vicinanza ai cittadini. Il Generale ha voluto ringraziare personalmente le donne e gli uomini dell’Arma della Sicilia: “Con passione e dedizione – ha detto – affrontano ogni giorno le sempre più complesse sfide della sicurezza. I cambiamenti sociali e i fenomeni che ci circondano generano nuove domande di protezione, sempre più articolate, a cui dobbiamo saper rispondere con prontezza e competenza”.

Il Comandante Interregionale Truglio ha elogiato il lavoro svolto da Spina, definendolo «non un ringraziamento formale, ma il grazie autentico a chi ha saputo operare con intraprendenza, equilibrio e visione», sottolineando le sue doti di integrità morale, disponibilità e capacità di visione strategica. Alla cerimonia hanno preso parte le massime autorità civili, religiose e militari della Sicilia, tutti i comandanti provinciali dell’Arma, oltre a una nutrita rappresentanza di carabinieri in servizio e in congedo, compresi i Carabinieri Forestali. Il testimone ora passa al Colonnello Corrado Scattaretico, chiamato a proseguire il lavoro nel solco della continuità, con l’obiettivo di mantenere saldo il rapporto di fiducia tra l’Arma dei Carabinieri e la comunità siciliana.