Palermo, in casa con 190 piante di marijuana: arrestato un 29enne

Redazione

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Palermo, in casa con 190 piante di marijuana: arrestato un 29enne
Ad alimentare la serra un allaccio abusivo alla rete elettrica  pubblica

18 Gennaio 2016 - 00:00

Si è conclusa con il sequestro di ben 189 piante di cannabis sativa, l’attività d’indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo, che ha consentito di sequestrare una rigogliosa coltivazione che un incensurato palermitano, risiedente nel quartiere “Falsomiele” zona ovest di Palermo, teneva nel salone di casa. I Carabinieri transitando nei pressi dell’abitazione del giovane 29enne Davide Mirko Guercio, in via Casuzze, hanno notato uno strano via vai di giovani e un forte odore di marijuana che dall’abitazione si sentiva fino in strada. I militari hanno così deciso di effettuare una perquisizione, che ha portato alla scoperta di 189 piante di “marijuana”, tutte di altezza superiore ai 180 centimetri. Una serra in piena regola, ricavata in uno dei quattro appartamenti del villino nel quale il ragazzo vive con la propria famiglia. “Casa e bottega” si può dire, dal momento che l’appartamento (di circa 100 mq), attiguo a quello con cui risiede, era interamente utilizzato quale serra artigianale, con le piante in vaso stipate in ogni angolo del grande salone (per i militari è stato come camminare in mezzo a un bosco), mentre i vani laterali fungevano da essiccatoio e da magazzino per i materiali di volta in volta impiegati. Il ragazzo aveva fatto le cose per bene ed in grande, infatti i Carabinieri hanno rinvenuto nella serra un vero e proprio sistema di coltivazione, illuminazione (con 40 lampade alogene da 600 watt) e concimazione sul modello utilizzato per le coltivazioni intensive, tanto da rendere non semplice l’inventario di quanto successivamente sequestrato. Tutto lo stupefacente è stato inviato al Lass (laboratorio analisi sostanze stupefacenti) del Comando Provinciale di Palermo per le analisi quantitative e qualitative della sostanza, che dalla infiorescenza era ormai pronta per il raccolto. Ad una prima stima si calcola che dalla vendita, il ricavato sarebbe ammontato a circa 50 mila euro, inoltre sono state trovate le piccole piantine già predisposte per il nuovo raccolto.  Ad alimentare la serra, con consumi ingentissimi di energia elettrica, era un impianto molto potente realizzato dal ragazzo e alimentato mediante un allaccio abusivo alla rete elettrica. L’attenzione dei Carabinieri si è soffermata su una traccia evidente di asfalto rattoppato, che partiva da una cassetta di derivazione dell’Enel posta davanti la villetta e che arrivava all’ingresso della stessa. Da lì il ragazzo con la piena complicità dei genitori, aveva agganciato alla rete, un cavo quadripolare che giungeva fin dentro l’abitazione. Il 29enne su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato accompagnato presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo.

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