Finge di essere un emissario delle Poste per truffare un’anziana: arrestato 60enne

Redazione

Regione - Casteldaccia

Finge di essere un emissario delle Poste per truffare un’anziana: arrestato 60enne
Prima che il colpo andasse a segno, gli agenti sono intervenuti bloccandolo e recuperando l’intera somma

29 Luglio 2025 - 12:58

Ha suonato alla porta di un’anziana presentandosi come incaricato delle Poste, pronto a ritirare una “cauzione” urgente per salvare la figlia della vittima finita – a suo dire – nei guai con la giustizia. In realtà, era tutto un raggiro ben orchestrato. A mandare in fumo il piano è stata la prontezza degli agenti della Polizia di Stato, che hanno arrestato un 60enne originario del catanese, già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati di truffa.

L’operazione è stata portata a termine dagli investigatori del Commissariato di Bagheria, durante un pattugliamento nel centro abitato di Casteldaccia. È qui che una squadra ha notato un uomo dal volto familiare, già conosciuto per precedenti specifici. I poliziotti hanno deciso di fermarsi a osservare i suoi movimenti, insospettiti anche dal fatto che, di recente, nella stessa zona si erano verificati episodi simili. L’intuizione si è rivelata corretta: poco dopo, l’uomo ha ricevuto una busta contenente 3.000 euro da un’anziana signora, convinta di dover pagare una somma per evitare guai alla figlia, trattenuta – secondo quanto riferito telefonicamente da un presunto “nipote” – in una caserma per una multa mai pagata.

Il 60enne, spacciandosi per un emissario delle Poste, avrebbe dovuto incassare la “cauzione”. Ma prima che il colpo andasse a segno, gli agenti sono intervenuti bloccandolo e recuperando l’intera somma. Un intervento provvidenziale, visto che la vittima stava per consegnare anche monili in oro e oggetti preziosi, richiesti sempre dal finto nipote durante la telefonata.

Agli agenti, la donna ha raccontato l’intera vicenda, spiegando di essere stata convinta dalla voce “credibile” e dal tono drammatico del truffatore, che aveva anche conoscenze dettagliate della sua famiglia, a dimostrazione di un’accurata preparazione del raggiro. Sono ora in corso ulteriori indagini per identificare i complici, in particolare il falso nipote che ha gestito la truffa telefonicamente. Ancora una volta, il tempestivo intervento della polizia ha evitato che un’anziana finisse vittima di un’ingegnosa truffa, portando a casa un bottino che avrebbe potuto essere ben più consistente.

IL CONSIGLIO DELLA POLIZIA

La Polizia di Stato ricorda che la prima forma di tutela per reati di questo genere sia quella della prevenzione, fondata sull’alta soglia di attenzione che deve essere mantenuta in tutti i possibili casi di truffa. Si ritiene opportuno rammentare come sia fondamentale non aprire mai la porta a sconosciuti che non siano in grado di identificarsi compiutamente, anche se indossano un’uniforme o assumano l’aspetto di distinti professionisti.

Prima di aprire la porta di casa è necessario ricevere concrete rassicurazioni, ricordando che nessun operatore delle Forze dell’Ordine o di altre pubbliche amministrazioni è autorizzato ad acquisire denaro contante o altri beni direttamente dal cittadino. Inoltre in caso di telefonate dal contenuto allarmante come nei casi descritti si invita sempre a contattare prima i numeri di emergenza delle forze dell’ordine per riscontro e chiamare sempre i propri familiari avvertendoli di quanto avviene.

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