Ieri udienza fiume per Salvatore Calvaruso ritenuto responsabile della morte dei tre giovani monrealesi nel corso della sparatoria avvenuta qualche giorno fa. Calvaruso si è ancora avvalso della facoltà di non rispondere, ma davanti al Gip, insieme al suo nuovo legale Corrado Sinatra ha fatto alcune dichiarazioni spontanee. Avrebbe ammesso di avere sparato diversi colpi di pistola nella notte tra sabato e domenica, dopo una rissa nel centro di Monreale. Il gip non ha ancora deciso sulla convalida.
Nelle sue dichiarazioni ha ribadito di essere “dispiaciuto” e ha dato la sua versione dei fatti: ha detto di essere stato aggredito con caschi e bottiglie dopo una animata discussione con dei ragazzi che lo accusavano di guidare in modo spericolato e di essere stato buttato giù dalla moto. Calvaruso ha aggiunto di aver cercato di scappare, di essere stato raggiunto e colpito e solo allora di aver preso la pistola e sparato.
“È stata una udienza drammatica interrotta più volte. Il ragazzo ha pianto ed è distrutto. Sa benissimo cosa ha fatto”, ha detto il legale Corrado Sinatra a SkyTg24 che precisa che il cliente è incensurato, ha un lavoro e la sera della rissa prima di andare a Monreale aveva lavorato come tutti i giorni. Caruso ha dunque ribadito – stavolta in maniera formale, con l’assistenza di un difensore – di essere tra i responsabili della morte dei cugini Andrea Miceli e Salvatore Turdo e Massimo Pirozzo.




