Una giornata all’insegna dell’educazione alla legalità per gli studenti dell’istituto comprensivo Veneziano-Novelli, che questa mattina hanno partecipato a un incontro formativo con gli operatori della cooperativa “Placido Rizzotto – Libera Terra”, realtà impegnata nella gestione dei beni confiscati alla mafia. L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto educativo “Conoscere per coltivare cambiamento”, rivolto alle classi quarte della scuola primaria e alle seconde della scuola secondaria di primo grado. Obiettivo: sensibilizzare le nuove generazioni alla cultura della legalità, del rispetto e della giustizia sociale.
Durante l’incontro, gli studenti hanno avuto l’opportunità di conoscere da vicino la storia e le attività della cooperativa, nata sotto l’egida dell’associazione Libera, fondata da don Luigi Ciotti, e dedicata al sindacalista corleonese Placido Rizzotto, vittima della mafia. Fulcro del dibattito è stato il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata, trasformati in strumenti di sviluppo economico e rinascita civile. Gli operatori della cooperativa hanno illustrato, attraverso slide e testimonianze dirette, come le terre sottratte alla mafia possano essere oggi coltivate secondo i principi dell’agricoltura biologica, dando vita a esperienze di agriturismo etico e produzione sostenibile.
Durante l’incontro si è anche parlato della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, celebrata lo scorso 21 marzo a Trapani, alla quale hanno preso parte anche gli alunni della Veneziano-Novelli insieme a numerose altre scolaresche siciliane. “Coltivare la terra per coltivare la memoria” – questo il messaggio lanciato dagli ospiti – diventa così non solo uno slogan, ma un impegno concreto per un futuro libero dalle mafie e fondato sulla responsabilità civile.

