Palermo

La sparatoria in via La Lumia, arrestati in tre. De Lucia: “Risposta ferma”

È stata eseguita questa mattina una misura cautelare disposta dal giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo, nei confronti di di C.M e di altri due soggetti indagati per rissa aggravata e per detenzione e sparo diversi colpi d’arma da fuoco. I provvedimenti restrittivi (custodia cautelare in carcere per il primo ed arresti domiciliari per gli altri) scaturiscono dalle indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Palermo Piazza Verdi a seguito di una vicenda che ha avuto una amplissima eco mediatica sui social media, in considerazione del fatto che la rissa e il pericoloso uso illegale di armi da sparo sono avvenuti in pieno centro cittadino, in particolare in un’area in cui si concentrano moltissimi locali che animano la movida serale via Isidoro la Lumia e strade limitrofe.

RIMANI AGGIORNATO, ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE TELEGRAM

Il fatto risale alle prime ore del mattino del 10 dicembre 2023. È avvenuto davanti a centinaia di avventori, si inserisce in un momento storico in cui diversi sono stati gli episodi che hanno rischiato di mettere in crisi la sicurezza nelle strade palermitane, ma in relazione ai quali, come questa volta, forte e immediata è stata la reazione dello Stato e il dinamismo della Procura e delle Forze dell’Ordine, polizia e carabinieri, che hanno assicurato alla giustizia i soggetti indiziati di essere i colpevoli.

“Nella risposta dello Stato – spiega in una nota il procuratore Maurizio De Lucia – ha trovato prima applicazione il Decreto Caivano, recante misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile. È stato infatti contestato il neo articolo 421 bis del codice penale che punisce chiunque, al fine di incutere pubblico timore o di suscitare tumulto o pubblico disordine o di attentare alla sicurezza pubblica, fa esplodere colpi di arma da fuoco o fa scoppiare bombe o altri ordigni o materie esplodenti (la cd. “stesa”). Occorre, inoltre, ricordare – prosegue De Lucia – che per l’episodio della violenta aggressione di due ispettori della Polizia Municipale che si trovavano dinnanzi ad un locale situato all’interno del perimetro della Vucciria, sono stati individuati quali gravemente indiziati del delitto ben quattro soggetti tutti pregiudicati i quali sostavano con il chiaro intento di mantenere inalterato il contesto di illegalità in quella zona, dando in quel modo aggressivo e violento mostra di ritenere il controllo delle Forze dell’Ordine come una ingiustificata invasione della sfera di competenza”.

Un altro episodio è stato avvenuto nelle zone destinate alla movida selvaggia, nell’area al di sotto della via Isidoro la Lumia, ossia quello dell’omicidio del giovane Celesia Rosolino, ad opera di un minorenne avvenuto qualche giorno prima del Natale 2023, all’interno della discoteca “Notr3” di via Pasquale Calvi. Anche per tale episodio, come è noto, l’intervento di polizia e carabinieri coordinati dalle due Procure della Repubblica competenti, presso il tribunale ordinario e presso quello per i minorenni, ha assicurato alla legge il colpevole (peraltro reo confesso) ed ha fatto chiarezza immediata sul sistema di favoreggiamento che ha circostanziato i fatti.

Share
Published by