Palermo

Aron non c’è più, morto il cane bruciato vivo dal suo padrone

“Ci hanno appena chiamato dalla clinica. Aron non c’è più. Il suo corpo non ha retto, sebbene lui abbia lottato fino alla fine”. Questo il post della sezione di Palermo della Lav che comunica purtroppo la morte di Aron, il cane bruciato in piazza dal suo stesso padrone. Lav aveva ottenuto dall’autorità giudiziaria l’affido e si stata occupando delle spese veterinarie. La situazione era molto critica e le condizioni di Aaron erano molto gravi.

“Lasciano senza parole episodi di assoluta crudeltà nei confronti degli animali come quello accaduto a Palermo, dove un uomo ha legato un pitbull ad un palo stradale e gli ha dato fuoco. Si tratta di un atto così orribile da rendere necessario, a mio avviso, l’accertamento della condizione di salute mentale di chi l’ha compiuto. In generale, l’aumento di atti di violenza contro gli animali, alcuni di particolare gravità, conferma che è tempo di adottare contromisure. E il mezzo c’è: la proposta di legge bipartisan, a mia prima firma e con quella dei componenti l’intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali, attualmente all’esame della commissione Giustizia, che inasprisce le pene per chi maltratta o uccide gli animali. Mi rivolgo a tutte le forze politiche: non c’è più tempo da perdere, acceleriamo la discussione e approviamo una legge adeguata alla gravità dei fatti. L’orrore va punito”. Così Michela Vittoria Brambilla (Noi moderati), presidente dell’intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e della Lega italiana per la Difesa degli animali e dell’Ambiente.

L’uomo è stato denunciato. Il Garante Regionale dei diritti degli Animali per la Sicilia ha annunciato di costituirsi parte civile contro l’autore che ha dato alle fiamme il suo cane. Oggi a Palermo, in via delle Croci, a partire dalle 14.30, ci sarà una manifestazione cittadina per chiedere giustizia contro il suo aguzzino, un uomo già noto alle forze dell’ordine. All’iniziativa organizzata dall’attivista Enrico Rizzi prenderà parte anche il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli che proprio l’altro giorno è intervenuto in Parlamento per chiedere nuove norme per tutelare gli animali. “Quel criminale, nonostante il suo orribile e barbaro gesto, è ancora a piede libero. Invece deve essere arrestato,” commenta Borrelli. “La questione è proprio questa, mancano norme efficaci e ben indirizzate. Se pensiamo che attività come la caccia selvaggia e gli spettacoli circensi con gli animali sono ancora consentite, anzi tutelate, vuol dire che abbiamo un grosso problema ed allora dobbiamo farci sentire. Tutti in piazza e diamo voce ai diritti degli animali”, conclude il deputato ecologista.

A poco più di 48 ore dal suo lancio intanto, ha raccolto oltre 37 mila firme la petizione online lanciata il 10 gennaio da Debora Affatigato, cittadina indignata dal caso. L’appello è diventato virale in pochissimo tempo. Nel frattempo, è stata lanciata un’altra petizione da parte dell’Associazione “Uniti per salvarli O.D.V.”, che chiede una revisione delle leggi in materia di protezione degli animali. Il totale delle due petizioni porta quindi le firme a sfiorare le 40 mila adesioni. Una mobilitazione online straordinaria che dimostra la sensibilità dei cittadini – siciliani e non solo – sul tema. “A Palermo un uomo ha deciso di compiere un atto ignobile nei confronti del suo cane – si legge nella petizione di Affogato -. L’animale è stato legato e bruciato vivo ad un palo in centro, in via delle Croci, nei pressi della chiesa di Santa Maria del Monserrato. Non possiamo restare indifferenti di fronte a tanta atrocità, ci sono testimoni che hanno visto ciò che accadeva e l’uomo si racconta, sia stato rilasciato. È un vero e proprio atto Criminale. Voltarsi ed ignorare vorrebbe dire restare silenti complici”.

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