Mafia, Palermo ricorda il giudice Terranova e il maresciallo Mancuso

Redazione

Palermo - L'anniversario

Mafia, Palermo ricorda il giudice Terranova e il maresciallo Mancuso
Uccisi in un agguato mafioso il 25 settembre 1979. La cerimonia sul luogo dell'eccidio

25 Settembre 2023 - 11:05

A 44 anni di distanza Palermo ricorda il giudice Cesare Terranova (a sinistre nella foto) e il maresciallo Lenin Mancuso, uccisi in un agguato mafioso il 25 settembre 1979. La cerimonia si è tenuta sul luogo dell’eccidio, all’incrocio tra via Rutelli e via De Amicis. Alla commemorazione hanno preso parte, tra gli altri, la nipote del giudice Geraldina Piazza e il figlio del maresciallo Carmine Mancuso, il prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta, il procuratore generale presso la corte d’appello di Palermo Lia Sava, il presidente della Corte d’Appello Matteo Frasca, il sindaco Roberto Lagalla, il senatore Raoul Russo e il presidente della commissione antimafia dell’Ars Antonello Cracolici.

Subito dopo, nel teatro della vicina scuola Piazza – Giovanni XXIII, si è svolto un incontro tra i familiari di alcune vittime di mafia con gli studenti e i docenti. Nell’occasione il regista Pasquale Scimeca ha presentato il trailer del film “Il giudice T.” sulla vita del giudice Terranova. Alla manifestazione hanno partecipato i nipoti del giudice Terranova, i figli del maresciallo Mancuso, del giudice Pietro Scaglione e del giudice Gaetano Costa, le sorelle del vice questore Ninni Cassarà e dell’agente Lillo Zucchetto, la madre di Claudio Domino, il bambino assassinato dalla mafia, e il giudice Leonardo Agueci.

“Al di là dell’inconcludenza del processo di verità, nei 44 anni trascorsi dall’uccisione per mano mafiosa del giudice Cesare Terranova e del maresciallo della polizia Lenin Mancuso – ha detto il sindaco Lagalla – non è mai venuto meno il ricordo di quell’impegno e di quel sacrificio e fa piacere sottolineare come la commemorazione di oggi sia stata partecipata, oltre che dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine, anche da scuole di ogni ordine e grado. Questo testimonia un processo attivo di informazione, comunicazione e sensibilizzazione che la scuola continua a esercitare nel segno della legalità e dell’educazione alla convivenza civile”.

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