Ci sono i fondi: al via i lavori per il centro aggregativo sulla via Francigena

Roberto Chifari

Cronaca - L'iniziativa a Monreale

Ci sono i fondi: al via i lavori per il centro aggregativo sulla via Francigena
Se ne è parlato questa mattina in Sala Rossa

22 Novembre 2022 - 12:11

Valorizzare e riqualificare l’antica via Francigena che attraversa Monreale, è il progetto promosso dal Gal Terre Nornanne, che coinvolge anche la ristrutturazione del bene confiscato alla mafia in contrada Favara nell’agro di Monreale come cento aggregativo turistico. Se ne è parlato questa mattina in Sala Rossa alla presenza del sindaco Arcidiacono, del Generale di Brigata Rosario Castello, comandante della Legione Carabinieri Sicilia, del colonnello Giulio Modesti, comandante del Gruppo carabinieri Monreale, del cavaliere Diego Massini dell’Asfa e dell’assessore ai beni confiscati Letizia Sardisco.

“Sono onorato di essere qui – ha detto Castello – questa mattina per sostenere associazionismo e volontariato. Ringrazio il sindaco Arcidiacono per la collaborazione, l’attenzione e la vicinanza nel sostenere chi ha bisogno e consentendo così di rendere l’immobile sequestrato alla mafia un esempio di legalità e sostegno, che sarà portato come modello per la realizzazione di progetti futuri con l’Arma dei Carabinieri”.

“Oggi si concretizza un risultato importante, sono giunti i fondi previsti, dal Bando Gal Terre Normanne, per la ristrutturazione interna dell’edificio che noi gestiamo – spiega il cavalier Diego Mannisi, presidente dell’associazione Asfa -. Il bene fa parte del patrimonio del comune di Monreale, per noi è un doveroso ringraziamento a come il sindaco si è impegnato per aver condiviso il progetto. Adesso il prossimo step deve essere l’abbattimento delle barriere architettoniche per rendere il bene centro aggregativo turistico”.

In un bene, che è stato confiscato alla mafia, ci sono due locali: uno è stato adibito all’organizzazione di corsi per la legalità, l’altro è sede di corsi dedicati ai ragazzi affetti da asperger. “Ci impegniamo per rendere questa struttura un luogo aggregativo – afferma il sindaco Alberto Arcidiacono -. Un bene che è l’esempio di buona riqualificazione”. L’abbattimento delle barriere architettoniche è lo scopo primario per l’inizio di un percorso utile a consentire ai ragazzi disabili di sfruttare un sito in tutta sicurezza è un bene aggregativo con lo scopo di portare turisti a Monreale.

“Questo è il miglior esempio di riqualificazione di un bene confiscato alla mafia e ridato alla cittadinanza”, spiega l’assessore con delega ai beni confiscati Letizia Sardisco. “Questo territorio ha pagato tantissimo con la lotta alla mafia Il suo impegno per la legalità, questo bene confiscato alla criminalità e riqualificato, è la vittoria più grande per tutti”, afferma il generale arma dei carabinieri

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