Il “market” dell’eroina a conduzione familiare: cinque gli arrestati

Redazione

Palermo - Zen 2

Il “market” dell’eroina a conduzione familiare: cinque gli arrestati
Una fiorente attività di spaccio, soprattutto di eroina, "a conduzione familiare" scoperta dalla polizia

20 Ottobre 2022 - 10:08

Sarebbero ben 32 gli episodi di cessioni di droga, in particolare eroina, registrati dalla polizia di Palermo in soli 10 giorni. E’ uno dei particolari che emerge dall’operazione che ha portato a sgominare un’organizzazione di spaccio di stupefacenti “a conduzione familiare” nel quartiere Zen 2 e all’arresto di cinque persone.

Durante l’indagine, sviluppata anche mediante intercettazioni e l’ausilio di telecamere, sono stati effettuati diversi sequestri di eroina e contestate segnalazioni per uso personale ad alcuni acquirenti. Lo spaccio si sviluppava nei luoghi ‘conosciutì del quartiere alla periferia di Palermo: “I muntaruozzi”, “Nu miezzu”, “Il camion verde”, “A casa”. A colpo sicuro, i consumatori di eroina si rivolgevano a uno dei cinque indagati che si rendeva immediatamente disponibile a fornire la droga. Un’attività su “base familiare” ma che, evidenziano gli investigatori, era “certamente servente a più ampi contesti territoriali di spaccio su larghe aree territoriali”. Il sistema prevedeva anche forme dilazionate di pagamento che, col tempo, hanno portato il capo dell’organizzazione (già in carcere per altri reati) a richiedere i pagamenti di esose somme di denaro accumulate con veri e propri debiti dei clienti, il più delle volte tossicodipendenti disposti a tutto pur di drogarsi.

La centrale dello spaccio erano le abitazioni dei due indagati finiti in carcere e si promanava nel cosiddetto “mezzo”, una sorta di cortile lungo a cavallo tra due padiglioni dello Zen. Per gli investigatori “una vera e propria fucina di cessioni al minuto che si estrinsecava mediante la vendita di piccole dosi di sostanza, così da eludere eventuali interventi delle forze di polizia”. L’indagine ha permesso di delineare anche il ruolo delle due donne coinvolte che andava dalla custodia della droga ai rapporti con i clienti, dalla tenuta della contabilità al controllo dello stupefacente residuo. Oltre a M.G., il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere per C.G, 38 anni. Arresti domiciliari con braccialetto elettronico invece per A.R, 36 anni, A.C., 37 anni, e L.I.K., 19 anni.

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