Giunta ed elezioni regionali, i dubbi di Arcidiacono: serve un atto di coraggio

Giorgio Vaiana

Cronaca - L'editoriale

Giunta ed elezioni regionali, i dubbi di Arcidiacono: serve un atto di coraggio
Non c'è più tempo: il sindaco deve fare delle scelte, chiare e senza se e senza ma...

28 Agosto 2022 - 12:49

Le elezioni regionali sono ormai dietro l’angolo. La “battaglia elettorale” coinvolge gioco-forza, anche Monreale. Sono tre, come avevamo ampiamente anticipato, i candidati della cittadina normanna: Mario Caputo, Marco Intravaia e Ignazio Zuccaro in rigoroso ordine alfabetico. E, al di là delle simpatie o antipatie, il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono è chiamato a fare delle scelte. Di coerenza.

La sua è una coalizione larga. Anzi larghissima. Di opposizione, almeno fino ad oggi, a Monreale c’è ben poca cosa. E quella che c’è è (spesso) silente. Vita dunque facile per il primo cittadino che, fino ad oggi, è riuscito ad amministrare in assoluta tranquillità. Ma le elezioni regionali, anche rispetto ai programmi che si era fatto lo stesso sindaco, non saranno a novembre, ma con due mesi di anticipo. E questo vuol dire che le scelte di Arcidiacono su una rimodulazione della sua giunta, devono essere fatte presto. Forse già la prossima settimana.

Arcidiacono attorno a sé ha creato una rete di assessori funzionale al suo progetto di amministratore di città, ma non politico. Da adesso si gioca a carte scoperte. E, viste le indicazioni che arrivano anche dai vertici nazionali, non saranno concesse deroghe di “appattamenti” per il bene della città. Nella lista degli assessori “a rischio” ci sono Rosanna Giannetto, Paola Naimi, Sandro Russo e Letizia Sardisco. Difficile che Arcidiacono rinunci a Geppino Pupella. Un braccio destro fidato di cui non può fare a meno. D’Eliseo pare saldo al suo posto, anche se voci di corridoio raccontavano di un “ritorno” di una vecchia conoscenza.

Salvatore Grippi, l’assessore ai rifiuti, è stato sostituito senza tanti clamori e con nessun comunicato stampa ufficiale. Segno che, almeno secondo noi, i rapporti erano logorati già da tempo. E quello dei rifiuti è un settore difficile a cui tiene il primo cittadino. Monreale sta avendo delle difficoltà dal punto di vista dell’igiene urbana, con discariche su discariche che non si riescono ad arginare e una differenziata che ancora balbetta in molte zone del paese. Arcidiacono ha sempre promesso una città più pulita. I risultati per il momento latitano. Stiamo per entrare in una fase delicatissima per la città di Monreale. Ci sono tanti soldi da gestire e dei cantieri da portare a termine. E Arcidiacono ha una certezza: non avrà dalla sua parte un presidente della Regione “amico” come lo è stato Nello Musumeci che tante attenzioni ha dedicato alla città normanna. Come non si vedevano da anni. Con quello che arriverà bisognerà ricostruire un rapporto. E non è detto che sia amichevole. Il tempo stringe. Arcidiacono sa che la prossima mossa potrebbe essere decisiva anche per una sua eventuale rielezione. E sarebbe anche qui un record. Mai nessun sindaco è riuscito nell’impresa di fare il primo cittadino due volte consecutive. Sarà lui a riuscirci?

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