Il Cardinale Semeraro a Monreale per consacrare il nuovo arcivescovo

Redazione

Cronaca - Domenica 31 luglio 2022

Il Cardinale Semeraro a Monreale per consacrare il nuovo arcivescovo
Monsignor Pennisi, arcivescovo emerito e monsignor Viva, vescovo di Albano, saranno i vescovi conconsacranti

29 Luglio 2022 - 09:14

Con la Bolla papale dello scorso 28 aprile, Papa Francesco, ha eletto nuovo Arcivescovo di Monreale, monsignor Gualtiero Isacchi, del clero della Diocesi suburbicaria di Albano, che la prossima domenica 31 luglio alle 17, nella Basilica Cattedrale di Monreale, verrà ordinato vescovo e immesso nel servizio pastorale dal Cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi.

Monsignor Michele Pennisi, arcivescovo emerito e attuale amministratore apostolico di Monreale e monsignor Vincenzo Viva, vescovo di Albano, saranno i vescovi conconsacranti, ma ad essi si aggiungeranno tutti i vescovi di Sicilia che parteciperanno alla solenne celebrazione, che sarà trasmessa in diretta tv sul Canale 13 di Trm e trasmessa in streaming sulla pagina ufficiale Facebook dell’Arcidiocesi di Monreale.

La mattina dell’ordinazione mons Isacchi, si recherà insieme all’attuale Delegato ad omnia di Monreale, monsignor Antonino Dolce, al Monastero di Clausura delle Carmelitane Scalze di Giacalone, per pregare con loro e affidare alla loro preghiera il suo Ministero Episcopale. Per permettere a tutti i sacerdoti e i fedeli di partecipare alla liturgia della presa di possesso canonico del nuovo Arcivescovo, domenica pomeriggio sono sospese tutte le Sante Messe vespertine di tutte le chiese della Diocesi, garantendo naturalmente quelle di mattina e prefestive del sabato.

La liturgia inizierà con il canto delle antiche Laues Regiae, che accompagnerà la processione introitale, quindi mons. Michele Pennisi, vescovo emerito di Monreale, pronuncerà un intervento introduttivo, e alla fine della liturgia della Parola, il Cardinale Ordinante, monsignor Semeraro, prima di ascoltare la lettura del mandato apostolico da parte del Cancelliere della Curia di Monreale, don Antonio Ortoleva, inviterà tutta la Chiesa ad invocare lo Spirito Santo. L’ARTICOLO CONTINUA DOPO LA VIDEO INTERVISTA

Dopo l’interrogazione sugli impegni, il vescovo eletto si prostra a terra mentre tutta la Chiesa chiede l’intercessione dei santi, quindi il Cardinale e a seguire tutti i vescovi presenti, compirà, in totale silenzio, il gesto antico e misterioso dell’imposizione delle mani, con cui la Grazia dello Spirito Santo, viene infusa nella persona trasformandola nell’intimo per tutta la vita. La legge suprema a cui il nuovo vescovo dovrà obbedire è solo quella dettata dal Verbo Eterno, ecco perché sul suo capo viene posto il libro dei Vangeli mentre viene pronunciata la preghiera di ordinazione con cui mons Isacchi diventa successore di quegli apostoli che sulle rive del lago di Galilea, Gesù risorto chiamò e invitò a gettare le reti per la pesca e a seguirlo.

Il Cardinale ordinante ungerà allora il nuovo vescovo versando sul suo capo il Sacro Crisma come un tempo i profeti, i re e i sacerdoti, e gli consegnerà i segni del suo grave ministero: il libro dei Vangeli, l’anello, la mitria e il pastorale. L’anello segno di fedeltà, è un dono del presbiterio e della diocesi di Monreale, che riporta l’effige del Cristo Pantocratore; la mitria, che viene posta sul capo, è segno del fulgore della santità che deve risplendere nella persona del vescovo e il pastorale del nuovo ministero di pastore, questi sono un dono della Chiesa di Albano, da cui proviene mons Gualtiero.

L’ultimo gesto che compirà il cardinale ordinante, sarà quello di condurre il neo ordinato Vescovo, alla Cattedra per assumere da quel momento la presidenza della Celebrazione Eucaristia: i figli, fedeli della Chiesa di Monreale, hanno visto sorgere il loro Padre e Pastore il quale da ora in poi provvederà a non far mai mancare il cibo spirituale, per questo subito li nutre con il Pane dell’Eucaristia.

Alla fine il coro diocesano, composto per l’occasione dalle corali delle parrocchie della diocesi, intonerà l’antico inno di ringraziamento del Te Deum, mentre l’Arcivescovo percorrendo la Basilica impartirà a tutti la benedizione. Seguiranno gli indirizzi di saluto da parte del presbiterio di Monreale che pronuncerà mons Antonino Dolce, Delegato ad omnia; da parte dei fedeli laici tutti che farà il Segretario del Consiglio Pastorale diocesano, Angelo Nicchi; e da parte di tutti i sindaci, delle amministrazioni pubbliche e delle autorità statali presenti, che farà il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono. Dopo gli interventi, l’Arcivescovo Gualtiero, stando alla cattedra rivolgerà la parola al popolo a partire dal motto che ha scelto per il suo episcopato: Gaudium Christus est.

GLI APPUNTAMENTI DEL NUOVO ARCIVESCOVO

Monsignor Gualtiero, già dalle sue prime visite ha sempre posto come sua priorità quella di conoscere il clero di Monreale, per questo il primo appuntamento ufficiale da arcivescovo sarà quello del prossimo martedì 2 agosto quando incontrerà il suo presbiterio per trascorrere una intera mattinata di spiritualità e confronto. L’intento è quello di anticipare in bozza quella che sarà la programmazione degli incontri di vicariato e zonali per porsi in ascolto delle singolarità di ciascun territorio e poter fare la conoscenza personale di ogni sacerdote della Diocesi.

L’Arcivescovo il prossimo 20 agosto, parteciperà a Ficuzza, al quarantacinquesimo anniversario dell’uccisione, per mano mafiosa, del tenente colonnello Giuseppe Russo e l’amico, insegnante Filippo Costa. Mons. Isacchi, si è, infatti, già pronunciato sulla sua visione di questo territorio bollato grossolanamente come culla del potere mafioso ma egli afferma: “siamo chiamati a trasformare i fortini della mafia, in fortini di speranza!”.

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