Cronaca

È sempre caos a Monreale, auto parcheggiate a caso e marciapiedi invasi

È ormai la solita storia: l’inciviltà del parcheggio a Monreale non fa più notizia. È sufficiente farsi una passeggiata in centro per notare come i comportamenti incivili di taluni non siano mai cambiati. Anzi sono peggiorati. Questo, a dire il vero, anche per gli scarsi controlli della polizia municipale. Che, a loro discolpa (ma può essere sempre così?), hanno il personale ridotto all’osso. Anzi ancora meno. E quindi se c’è una pattuglia in giro a controllare la situazione-traffico, non ci possono essere agenti impegnati magari con l’autovelox o con i controlli nei cantieri o sulle residenze, solo per fare degli esempi. E così via. Insomma il classico cane che si morde la coda.

Ma intanto nella cittadina normanna regna il caos. Auto parcheggiate in maniera selvaggia ovunque, ciclomotori contromano, soste non autorizzate e così via. Senza il minimo rischio di incappare in una multa. Situazione ancora peggiore nelle frazioni. Aquino e Pioppo, per fare un esempio, sono simili al far west, soprattutto negli orari di ingresso o uscita degli studenti. Quando si formano code lunghissime a causa della auto “abbandonate” per strada. Guai, poi, a farlo notare all’incivile automobilista che si sentirà in diritto di ripetere ancora una volta il suo squallido comportamento anche il giorno dopo. Tanto non gli succederà nulla. Su questo fronte c’è ancora molto da fare. Tantissimo anzi.

L’amministrazione comunale, forse, non ha preso con grande impegno questo argomento. Che è sempre, a dire il vero, un po’ stato tralasciato da sindaci e assessori del passato. Solo per fare un esempio, il carro attrezzi, oggetto misterioso a Monreale ormai da decenni. Non sono poi serviti a molto gli stalli per la sosta di 30 minuti attivati in via Venero e via Aldo Moro, due delle vie più congestionate della cittadina, con l’intento di alleggerire il traffico e ridurre le doppie file. Così come non si è mai pensato di dotare la polizia municipale di ciclomotori, o di mezzi elettrici per il centro storico, e di fornire loro auto più all’avanguardia e al passo con i tempi. Le multe vanno fatte. E non sono certo la risposta giusta. Non possono esserlo. Ma servono a dimostrare al cittadino che certi comportamenti sbagliati, si pagano. E profumatamente. E non possono essere tollerati. Una cittadina Unesco come la nostra deve essere fiore all’occhiello anche da questo punto di vista. Ma l’eccellenza da raggiungere, sembra lontana anni luce.

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