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A Bagheria un centro d’eccellenza nella gestione del dolore postoperatorio in ortopedia

Ridurre al minimo il dolore postoperatorio, garantendo tempi di recupero quanto più rapidi e una significativa riduzione della degenza ospedaliera. È questo uno dei traguardi che, dati alla mano, il Dipartimento dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bagheria ha raggiunto negli ultimi anni, affermandosi in Sicilia come luogo di eccellenza per interventi particolarmente dolorosi, come ad esempio la protesi dell’anca e del ginocchio, interventi correttivi della colonna vertebrale e la chirurgia ortopedica oncologica.

“Il Rizzoli di Bagheria è una struttura pubblica – afferma il direttore generale dell’Irccs Istituto Ortopedico Rizzoli Anselmo Campagna – che ha un accordo di convenzione con la Regione Siciliana per offrire prestazioni specialistiche in ambito ortopedico e riabilitativo. La nostra mission è quella di invertire i trend di mobilità passiva verso le regioni del nord Italia, i cosiddetti viaggi della speranza. I numeri sono incoraggianti con oltre duemila ricoveri e diecimila prestazioni ambulatoriali annue. Un dato che confidiamo di poter ulteriormente migliorare in futuro con il rinnovo dell’accordo. Ci tengo inoltre a ricordare che siamo ospitati all’interno di un bene confiscato alla mafia: oltre alla risposta sanitaria sentiamo la responsabilità e l’onore di essere interpreti di un messaggio sociale particolarmente significativo”.

“La chirurgia ortopedica è molto ben tollerata dai nostri pazienti grazie all’utilizzo di vari farmaci, di diverse tecniche per la somministrazione di anestesie locali, di protocolli innovativi che agiscono in maniera sinergica sulle varie cause del dolore postoperatorio” afferma Marcello Ciccarello, responsabile dell’anestesia e della terapia intensiva postoperatoria del Dipartimento Rizzoli-Sicilia diretto da Stefano Bonarelli.

“Fra le strategie più efficaci adottate dai nostri protocolli aziendali c’è ad esempio l’anestesia locoregionale –prosegue Ciccarello – una tecnica di prima scelta finalizzata al miglior controllo del dolore postoperatorio e al maggior comfort del paziente. Questa tecnica, accompagnata da tutti gli altri accorgimenti precedentemente indicati, consente di ridurre fortemente, fino ad eliminarlo in diversi casi, l’utilizzo di oppioidi, garantendo così un rapido recupero post-operatorio e una significativa riduzione della degenza media ospedaliera. Ad esempio, per la protesi d’anca la nostra degenza media è di cinque giorni rispetto ai nove generalmente previsti”.

“I nuovi blocchi antalgici eco-guidati che pratichiamo qui a Bagheria, infiltrazioni localizzate di farmaci, rappresentano ad oggi il gold standard in anestesia loco-regionale e il loro utilizzo consente di effettuare la pratica con un estremo grado di sicurezza e precisione – dice Ciccarello. – I blocchi permettono una precoce mobilizzazione post-operatoria del paziente ortopedico consentendo una ripresa funzionale anticipata e una migliore degenza psico-riabilitativa. Inoltre, grazie alla possibilità di utilizzare tecniche di infusione perineurale continua, si può prolungare l’azione analgesica nel periodo postoperatorio, riducendo gli eventuali effetti collaterali e garantendo una fisioterapia ottimale”.

Il lavoro degli anestesisti del Dipartimento Rizzoli-Sicilia e le competenze scientifiche altamente specialistiche, utili a individuare un protocollo analgesico e anestetico personalizzato per ogni paziente, sono condivisi con i medici in formazione della Scuola di Specializzazione Anestesia e Rianimazione del Policlinico di Palermo.

Il Dipartimento Rizzoli-Sicilia garantisce inoltre la presenza di un Centro periferico, detto Spoke, Ambulatoriale di Terapia antalgica, previsto all’interno della rete regionale del dolore, nel quale vengono effettuate più di duemila prestazioni all’anno. In particolare, nell’ambulatorio si effettuano trattamenti tempestivi delle sindromi dolorose, attraverso un’attività di diagnosi e di cura differenziata e appropriata per ambito di patologia. Viene garantita inoltre l’erogazione di tutte le prestazioni previste in regime ambulatoriale e dai percorsi diagnostico-terapeutici della rete regionale del dolore (infiltrazioni perimidollari, articolari, plessi nervosi in modalità ecoguidate-assistite e con neurostimolatore).

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