Emigrazione: Sicilia ancora in testa per numero di partenze

Redazione

Regione - Lavoro

Emigrazione: Sicilia ancora in testa per numero di partenze
Negli ultimi 15 anni il numero dei lavoratori iscritti all'Associazione Italiana Residenti all'Estero, ha raggiunto il picco record

07 Luglio 2021 - 19:44

Il numero di persone che, anche se altamente qualificate e in possesso di laurea e specializzazioni, è ogni anno costretta a emigrare in cerca di un’occupazione, è ad oggi in costante aumento. Come evidenziato dal rapporto annuale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nell’ultimo anno le persone che hanno dovuto abbandonare l’Italia per cercare un’occupazione sono state oltre 200.000.

Allargando l’orizzonte temporale, negli ultimi 15 anni il volume di lavoratori iscritti all’AIRE (Associazione Italiana Residenti all’Estero) ha raggiunto il picco record di 5 milioni e 500 mila unità, registrando un incremento del 15% dal 2006.

Il profilo tipo dei soggetti che decidono di emigrare

L’identikit delle persone che decidono di lasciare il proprio Paese per trovare uno sbocco professionale soddisfacente e conforme al proprio profilo di studi identifica uomini e donne di età media tra i 28 e i 40 anni, che hanno conseguito una laurea e frequentato almeno un master o corso di specializzazione.

Una parte cospicua di questi aspiranti lavoratori è iscritta nelle liste di collocamento, ma da anni svolge lavori precari e non ha prospettive di stabilità a medio-lungo termine, con il risultato che anche il desiderio di creare un nucleo familiare è spesso rimandato a data da destinarsi.

Una tale situazione, quindi, spinge i più desiderosi di risolvere una situazione di stallo che rischia di non essere temporanea lasciando famiglia di origine, amici e radici, pur di realizzare un desiderio che, ad oggi, sembra ancora più difficile da raggiungere rispetto a qualche anno fa: un lavoro.

La perdita di figure qualificate in Sicilia a causa di questo fenomeno

La Sicilia è, nel panorama nazionale, uno degli esempi più eclatanti di perdita di figure qualificate, a causa del fenomeno dell’emigrazione. Colpita più duramente da dinamiche politiche, economiche e sociali particolarmente difficili, la Regione Sicilia è sicuramente tra i contesti italiani a soffrire maggiormente dalla famosa fuga di cervelli.

Solo nel 2019 le statistiche ufficiali hanno registrato un esodo dei lavoratori pari all’incirca a 10 mila unità, che hanno deciso di dirigersi verso le regioni del Nord Italia o direttamente all’estero. Purtroppo, tale situazione non è destinata a migliorare, almeno fino a quando la crisi pandemica sarà rientrata, ma perché ciò avvenga potrebbe essere verosimilmente necessario un po’ di tempo.

La formazione come ancora di salvezza

Per migliorare la propria situazione professionale, invece, molti altri laureati hanno deciso di puntare sulla formazione, investendo una parte del proprio tempo nei corsi dedicati a chi desidera diventare insegnante, aumentare il punteggio in graduatoria oppure assicurarsi la possibilità di essere inserito nelle GPS per un numero maggiore di classi di concorso.

La scelta di virare nella direzione di un incremento di abilità linguistiche, informatiche oppure orientate al sostegno, rappresenta la presa di coscienza che il cambiamento per il proprio futuro è possibile. Alcune Regioni, in particolare la Sicilia, sono il fiore all’occhiello nel campo della formazione per i docenti (vedi www.formasys.it) per aumentare il punteggio in graduatoria, sia per l’offerta di pacchetti ad hoc, incluso il settore delle certificazioni in lingua, sia per i corsi informatici, indispensabili per tutti i docenti o aspiranti docenti che vogliano aumentare le possibilità di una convocazione, grazie a una migliore posizione in graduatoria.

Considerando la situazione attuale, non c’è momento migliore per iniziare un percorso formativo che consenta di ampliare il proprio panorama di conoscenze, acquisire certificazioni considerate vantaggiose per acquisire punteggio e per rendere il curriculum vitae ancora più ricco e “appetibile”.

Sono sempre di più i laureati in possesso di specializzazioni varie, residenti nella Regione Sicilia, che decidono di espandere il proprio ambito professionale focalizzandosi sul percorso per insegnanti, grazie alle condizioni favorevoli registrate con i recenti provvedimenti legislativi per la formazione delle GPS per la classe insegnante, per le scuole di ogni ordine e grado.

Considerando il trend ascendente nei confronti dei corsi di formazione e l’elevata offerta di operatori qualificati e autorizzati dal MIUR, l’auspicio è quello di veder aumentare progressivamente il numero di persone che avranno la possibilità di rimanere nella propria regione, svolgendo la professione desiderata e che questa possa assicurare soddisfazione, gratificazione e un futuro.

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