Mafia, maxi blitz nel feudo della famiglia Vitale di Partinico: 81 arresti

Redazione

Regione - La maxi operazione dei carabinieri

Mafia, maxi blitz nel feudo della famiglia Vitale di Partinico: 81 arresti
Sono 63 le persone sono finite in carcere, 18 agli arresti domiciliari. Quattro sono state sottoposte ad obblighi di dimora

05 Luglio 2021 - 08:55

Smantellato il mandamento mafioso di Partinico, nel Palermitano. Il Comando provinciale dei carabinieri e la Dia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 85 indagati, ritenuti a vario titolo responsabili dei delitti di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, reati in materia di armi, droga, estorsione e corruzione. Nella doppia operazione denominata “Gordio” e “Parsiniqua”, coordinata dalla Procura di Palermo, 63 persone sono finite in carcere, 18 agli arresti domiciliari. Quattro sono state sottoposte ad obblighi di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria. Eseguiti nelle province di Palermo, Trapani, Latina, Napoli, Roma e Nuoro 70 dei provvedimenti cautelari: scoperti anche reati in materia di armi e contro la pubblica amministrazione, per esempio corruzione di un agente della polizia penitenziaria in servizio presso il carcere Pagliarelli di Palermo.

Le indagini – avviate dalla Compagnia di Partinico nel novembre 2017 in seguito all’analisi delle possibili cointeressenze criminali tra Ottavio Lo Cricchio, imprenditore partinicese attivo nel settore vinicolo, e Michele Vitale, esponente della famiglia Vitale intesi “Fardazza” storicamente egemone in seno al mandamento mafioso – si sono sviluppate per due anni in sinergia col Nucleo Investigativo del Gruppo di Monreale le cui attività sono state avviate nel febbraio 2018.  La ricostruzione degli assetti criminali ha permesso inoltre di rilevare gravi indizi di colpevolezza nei confronti, tra gli altri, di 3 membri della storica famiglia mafiosa: Giuseppa intesa “Giusy” Vitale (in passato reggente del mandamento e poi collaboratrice di giustizia, attualmente non sottoposta al programma di protezione), la sorella Antonina ed il figlio di quest’ultima Michele Casarrubia.

Le indagini – che non hanno beneficiato del contributo delle dichiarazioni di alcun collaboratore di giustizia – hanno permesso di esplorare le dinamiche criminali in atto nel mandamento mafioso di Partinico, documentando l’operatività di 5 associazioni finalizzate al traffico ed alla produzione di stupefacenti capeggiate da personaggi già condannati per associazione mafiosa ovvero fortemente contigui a cosa nostra. GUARDA IL VIDEO QUI

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