Cronaca

Monreale ricorda il “suo” capitano Mario D’Aleo, ucciso dalla mafia 38 anni fa

Era il 13 giugno del 1983 quando il capitano dei carabinieri di Monreale Mario D’Aleo venne ucciso a Palermo in via Scobar da un commando armato. Con lui morirono nell’attentato mafioso anche Giuseppe Bommarito e Pietro Morici. Monreale non dimentica l’impegno del militare che aveva raccolto un’eredità importante e pesante, prendendo il posto del capitano Emanuele Basile ucciso tre anni prima anche lui dalla mafia. Oggi cerimonia intima e riservata con la deposizione di un cuscino di fiori ai piedi della lapide commemorativa. Presenti il comandante della Legione Carabinieri Sicilia, generale di brigata Rosario Castello; il comandante provinciale, generale di brigata Arturo Guarino; il capitano dei carabinieri di Monreale Andrea Quattrocchi; il comandante della stazione carabinieri di Monreale, maresciallo Andrea La Rocca;  il presidente del Consiglio comunale Marco Intravaia in rappresentanza anche del sindaco Alberto Arcidiacono, l’assessore Luigi D’Eliseo e Geppino Pupella e il consulente Salvo Giangreco e il consigliere Flavio Pillitteri. Ad omaggiare D’Aleo, Morici e Bommarito anche i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo di Monreale. “Il suo esempio, insieme a quello dei tanti servitori dello Stato caduti per mano della mafia, resta un esempio e un monito per le nuove generazioni”, le parole di Intravaia.

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