Italia Viva “molla” Orlando: “Azzeri Giunta o siamo fuori”. Lui: “Vado avanti”

Redazione

Palermo - Il terremoto in Consiglio comunale

Italia Viva “molla” Orlando: “Azzeri Giunta o siamo fuori”. Lui: “Vado avanti”
I renziani chiedono un modello Draghi anche a Palermo: cioè tutte le forze politiche e sociali al governo della città

18 Aprile 2021 - 12:39

Italia Viva è pronta a mollare il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Il partito dei renziani chiede al primo cittadino l’azzeramento della Giunta e proponendo un modello Draghi anche a Palermo: cioè tutte le forze politiche e sociali al governo della città; altrimenti “noi non ci saremo” dicono attraverso una nota i capigruppo di Italia Viva in Consiglio comunale, Dario Chinnici e Gianluca Inzerillo. “Crediamo – si legge nella nota di Italia Viva – sia il momento che il sindaco Orlando azzeri l’attuale Giunta di governo e dia vita a una squadra nuova in cui tutte le forze politiche e sociali indossino la maglia rosanero. Faccia un appello a tutti e verifichi chi sarà disponibile a dare una mano”.

Ma Orlando non ci sta la replica non è tardata ad arrivare. “É un comportamento ambiguo da parte di Italia Viva, un clima confuso che non serve nè alla maggioranza nè all’opposizione. Meglio un governo di minoranza allora, chi esce dalla maggioranza si assuma la responsabilità di aver tradito la coalizione, piuttosto che continuare con questo logorio. Così non si può andare avanti, ci vuole una svolta. Chiedo a tutti di fare chiarezza”. Così Orlando durante la conferenza stampa nella quale ha affrontato il tema delle recenti bocciature al Consiglio Comunale con la complicità di Italia Viva, puntando il dito contro il comportamento di questa fetta della sua maggioranza: “Nell’arco di otto giorni è stato bocciato il bilancio consolidato e il programma triennale delle opere pubbliche da parte del Consiglio Comunale con il contributo di un gruppo che fa parte della maggioranza scelta nel 2017 dagli elettori. Si tratta di un atto di irresponsabilità”, attacca il sindaco.

“Corrisponde a una logica di assoluta mancanza di senso – prosegue Orlando – C’è un nervosismo registrato negli ultimi mesi che ha anche caratterizzato la guida del Consiglio comunale, diventato un luogo per processare dirigenti dell’amministrazione. É una mortificazione per tutto il consiglio comunale continuare a tenere in piedi una finta maggioranza, è un’operazione che la città non merita. Ognuno si guardi allo specchio”. Orlando elenca tutte le conseguenze dirette della mancata approvazione in Consiglio Comunale: “La mancata approvazione comporta impossibilità assunzioni e il blocco assoluto di operazioni per il potenziamento della macchina comunale. La mancata approvazione del programma triennale delle opere pubbliche fa perdere 45 milioni per il tram, undici milioni per l’illuminazione e 58 milioni per i fondi Gescal, 90 milioni per i fondi Cis e per altre operazioni. Sono blocchi che fanno riferimento a somme di bilancio comunale di derivazione europea. Sono somme che si perdono con evidente responsabilità erariale. Le due proposte saranno riproposte. Si possono emendare le delibere, ma è inaccettabile bloccarle”, aggiunge.

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