Cronaca

Aiutiamo la monrealese Daniela, colpita da un tumore rarissimo

Daniela Miceli è una giovane donna straordinaria. Lo diciamo non solo perché è una nostra amica, e la moglie di un nostro collaboratore (Simone Marchese). E non solo perchè è la mamma di tre meravigliosi bambini. Ma lo diciamo con certezza: è una donna straordinaria. Daniela ha 37 anni e a qualche mese la sua vita è stata stravolta. Le è stato diagnosticato un tumore rarissimo. Uno di quelli che non si vedono spesso. “Mai visto in 20 anni di carriera”, ha detto il medico che l’aveva visitata. Si tratta di un raro sarcoma di Ewing-like ai tessuti molli della mammella.

Le sue peripezie iniziano dopo che aveva scoperto un’insolita massa al seno. Esami su esami, visite su viste, controlli su controlli, prima di arrivare alla diagnosi. Cominciano i viaggi in aereo per Milano e le visite private presso specialisti in tumori rari. A detta degli esperti qualcosa di ancora non documentato in quanto questo tipo di tumore, già raro di suo, di solito attacca le ossa o i tessuti molli interni. Giorno dopo giorno la situazione diventa sempre più brutta. Il tumore è maligno, aggressivo e tende a rilasciare metastasi. Viene programmata una tac immediata per capire a che livello è la malattia. Fortunatamente non ci sono metastasi evidenti, questo aumenta notevolmente la possibilità di sconfiggerlo. Viene programmata una chemioterapia neo-adiuvante immediata direttamente in vena. Il protocollo si chiama “VAI”, qualcosa di devastante per il fisico di Daniela, ma è l’unica speranza. Daniela non tollera al massimo la terapia che mostra fin da subito gravi effetti collaterali.

La medicina non ha un protocollo ben chiaro su questo tipo di tumore in quanto mai affrontato in quella zona ben precisa. Nonostante tutto sembra dare i suoi frutti. A 60 giorni il tumore si è ridotto e non sono comparse metastasi. I medici hanno deciso di sospendere la chemioterapia prima che faccia ulteriori danni e procedere con un intervento demolitivo della zona colpita, prelevare del tessuto dall’addome e procedere ad una prima ricostruzione. Essendo risultata positiva al test dna BRCA1 valuteranno se e quando rimuovere anche altre parti a rischio. Alla fine non riescono a dare una prognosi, ovvero dicono che ci sono buone possibilità di vincere, ma seguirà un follow up di tre anni fatto di interventi, visite, cure, viaggi, lacrime e sorrisi.

Simone a Monreale è molto conosciuto. Ha un negozio di ricambi per auto in via Venero. E ha organizzato una raccolta fondi per aiutare Daniela a superare questo inferno. Perché i viaggi e le cure hanno un costo elevato. “La prima ondata di pandemia ha messo in ginocchio la mia attività commerciale, la seconda ondata l’ha letteralmente distrutta, portando via con sé quei pochi risparmi nella speranza di salvarla e continuare a lavorare – racconta Simone – La raccolta fondi servirà a garantire tutto ciò che sarà necessario (viaggi presso gli ospedali, cure, assistenza, visite specialistiche e quant’altro) alla risoluzione di questo percorso inaspettato che ha colpito le nostre vite e quelle dei nostri figli di 13, 8 e 6 anni. Nella speranza di ritornare a lavorare o trovare una nuova opportunità professionale per tornare a garantire la sicurezza ed il futuro della mia famiglia quanto prima e tornare a sorridere. Non è mai il momento migliore per affrontare una malattia, ma non poteva succedere in un periodo peggiore, perdendo anche il lavoro. Il 23 marzo 2021 è previsto il primo intervento chirurgico a Milano. Ringrazio anticipatamente tutti coloro parteciperanno alla donazione tendendo una mano ad un padre di famiglia, aiutando Daniela a sconfiggere il cancro e tornare a crescere i propri figli”. Per fare una donazione cliccate sul link.

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