Regione

Musumeci ai prefetti: “Più controlli, troppi spostamenti ingiustificati”

Un appello ai prefetti della Sicilia per potenziare i controlli per il rispetto della zona rossa e per contenere i contagi da Covid. A lanciarlo è stato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci durante l’incontro di oggi pomeriggio con i nove prefetti dell’isola. “Come è ben noto, ma è bene ribadirlo per scongiurare eventuali letture diverse dell’opinione pubblica – ha detto il governatore – vigilare sull’effettiva osservanza delle disposizioni non è di nostra competenza. Faccio perciò appello ai prefetti a disporre maggiori e più capillari operazioni di controllo, da effettuare con l’ausilio delle forze dell’ordine, della polizia locale e del contingente dell’esercito impegnato nell’operazione “Strade sicure”, per consentirci di essere, alla fine del mese, fuori dalla zona rossa imposta non dal presidente della Regione ma da valori di contagio che purtroppo restano preoccupanti”.

“Registriamo una mobilità che riguarda principalmente le tre aree metropolitane e che, da molteplici e ripetute segnalazioni, spesso non corrisponde alle esigenze di lavoro, necessità e salute, previste dall’ordinanza in vigore. A fronte di decine di migliaia di operatori commerciali che mantengono chiusi i propri esercizi nel rispetto delle regole e di milioni di siciliani che fanno altrettanto restando a casa, sono purtroppo tanti, troppi, i casi di inosservanza che restano impuniti”. Ha detto ancora il presidente Musumeci durante l’incontro, in video conferenza, con i nove prefetti dell’isola. Presenti anche l’assessore alla Salute Ruggero Razza e l’assessore ai Trasporti Marco Falcone. Il governo regionale ha illustrato anche i dati epidemiologici, valutati in precedenza dalla Cabina di regia nazionale, che registrano l’indice RT (riferito dunque al periodo 11-17 gennaio) attestarsi sul valore di 1,27. Valori che confermano le preoccupazioni che avevano indotto Musumeci a sollecitare al ministro Speranza l’istituzione della zona rossa per la Sicilia.

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