Muore a 9 anni per un malore, donati gli organi: “Ora è angelo che ha dato la gioia”

Redazione

Palermo - La storia

Muore a 9 anni per un malore, donati gli organi: “Ora è angelo che ha dato la gioia”
La piccola è deceduta per arresto cardiaco all'Ospedale dei Bambini di Palermo dopo un malore improvviso

18 Gennaio 2021 - 17:36

“Ho detto si alla donazione degli organi di mia figlia perchè era un gesto che andava fatto. Abbiamo alleviato il dolore di altri bambini e dei loro genitori. La mia bambina adesso è un angelo che ha dato la gioia”. Con queste parole la mamma, racconta la sua scelta di assenso al prelievo degli organi della sua bimba di 9 anni, deceduta per arresto cardiaco all’Ospedale dei Bambini di Palermo. La bimba, giovedì sera stava cenando insieme alla gemellina e al fratello più piccolo, quando ha gridato “mamma”, prima di stramazzare a terra senza più rialzarsi. La piccola è morta all’ospedale Di Cristina nonostante le manovre di rianimazione tentate dai sanitari del 118 e dai medici.

Con il suo “sì” la donna ha permesso di salvare altri tre bambini in lista d’attesa per un trapianto. Adesso in varie regioni d’Italia quei bimbi hanno una nuova speranza di vita grazie al fegato e ai reni della piccola palermitana. Terminato il periodo di osservazione, e dichiarata la morte della piccola donatrice, è partita la complessa organizzazione sanitaria per il prelievo multiorgano in presenza di tutte le equipe chirurgiche giunte da varie parti d’Italia.

“Ringrazio la famiglia della bimba, in particolar modo la mamma, – dichiara il Coordinatore regionale del CRT Sicilia, Giorgio Battaglia – per la grande generosità e sensibilità. La donazione pediatrica passa attraverso situazioni delicate e difficili. Bisogna ammirare tantissimo il gesto di questa mamma, un gesto prezioso che forse potrà aiutarla a far superare la tragedia vissuta”. Elsa Cannistraro, la psicologa del CRT che ha assistito la famiglia, racconta: “Avere conosciuto questa mamma meravigliosa per me è stata un’esperienza che porterò nel cuore per sempre. Da anni il mio lavoro di supporto alle famiglie nelle terapie intensive mi ha permesso di conoscere tante realtà e tanto dolore. Ma lo strazio più grande è quello che prova un genitore per la morte di un figlio. E questa giovane mamma, nel suo immenso tormento, ha avuto la bontà d’animo e la grande sensibilità di pensare alla angoscia di tante altre mamme che stavano soffrendo come lei ma con la speranza ancora in cuore”.

“Speranza – aggiunge la psicologa – che lei aveva dovuto ormai abbandonare. Non posso che ringraziarla per aver donato, nel suo immenso strazio, luce e gioia ad altre mamme ma anche per aver affidato se stessa e la sua storia a me”. “Purtroppo sono ancora troppi i bambini in attesa di essere curati, e per questo – sottolinea il Coordinatore regionale del CRT Sicilia – è sempre fondamentale ricordare l’importanza della donazione, a qualunque età”. Secondo i dati del Centro Nazionale Trapianti, in Italia nei primi sei mesi del 2020 sono stati 60 i minori che hanno ricevuto un trapianto, e 222 quelli ancora iscritti in lista d’attesa. Gli iscritti alla lista d’attesa del rene sono quasi la metà del totale (47%), seguono i bambini in attesa di un cuore nuovo (25%), di un fegato (23%) e di polmoni (5%).

Gli organi maggiormente trapiantati nei bambini nel 2020 sono stati il rene (42%) e il fegato (38%), meno frequenti gli interventi che riguardano il cuore (17%) e i polmoni (3%). Nel 23% dei casi il ricevente aveva meno di 2 anni, nel 18% ne aveva tra 2 e 6, nel 17% tra 6 e 11 mentre il 42% dei trapiantati aveva più di 11 anni. Sul fronte delle donazioni, invece, nel primo semestre 2020 sono stati 17 i minori deceduti in rianimazione le cui famiglie hanno acconsentito al prelievo dei loro organi: in 8 casi si è trattato di bambini con meno di 6 anni. Resta stabile l’andamento delle liste d’attesa: dei 222 iscritti 7 hanno meno di 2 anni (aspettano tutti un fegato), 51 tra 2 e 6 anni, 32 tra 7 e 10 e 132 più di 11 anni. Gli iscritti alla lista d’attesa del rene sono quasi la metà del totale (47%), seguono i bambini in attesa di un cuore nuovo (25%), di un fegato (23%) e di polmoni (5%).

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