Tre settimane di zona rossa con gli stessi divieti applicati nel periodo festivo appena trascorso, scuole elementari chiuse con didattica a distanza fino al 18 gennaio mentre medie e superiori sempre con lezioni on line fino al 31 gennaio. Queste le proposte che il Comitato tecnico-scientifico siciliano proporrà domani al presidente della Regione, Nello Musumeci, dopo le due riunioni fiume andate in scena fra ieri e oggi.
I tecnici alla luce del tasso di contagio, del valore Rt oltre la soglia di 1,25 e della sofferenza di molte strutture ospedaliere (oggi due focolai Covid negli ospedali palermitani di Villa Sofia e Policlinico) proporranno un lockdown “morbido” fino a fine mese di tutto il territorio. Da quanto si apprende Musumeci che ha riunito la giunta già stasera, attenderà le decisioni del governo nazionale sulla zonizzazione delle regioni per prendere una decisione.
Se non sarà zona rossa l’ipotesi meno stringente, ma anche meno efficace, potrebbe essere quella di chiudere solo i capoluoghi di provincia e i comuni più grandi per lasciare quelli più piccoli in zona gialla. Ancora più dura la valutazione del Cts sul ritorno a scuola in presenza: per gli scolari delle elementari il rientro in aula non dovrà avvenire prima del 18 gennaio, mentre gli studenti di medie e superiori dovranno restare davanti ai computer di casa fino al 31 gennaio.
Un commento a “Coronavirus, da Cts ipotesi lockdown per 3 settimane in Sicilia”
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