Cronaca

A cento anni dall’omicidio la Diocesi di Monreale ricorda Gaetano Millunzi

In occasione del centenario del tragico assassinio del canonico Gaetano Millunzi, parroco della Cattedrale di Monreale, ucciso con tre colpi di lupara la sera del 13 settembre 1920, l’Arcidiocesi di Monreale intende fare memoria di questo suo illustre sacerdote.

Il 12 settembre 2020 alle ore 16, nella Cattedrale normanna, l’Arcivescovo di Monreale Michele Pennisi, presiederà la Celebrazione Eucaristica. Si darà così avvio ad un anno anniversario per ricordare la figura di uno dei più illustri monrealesi del XX secolo, con approfondimenti ed iniziative, che vedranno la sinergia e la collaborazione tra vari enti ecclesiastici dell’arcidiocesi monrealese, l’amministrazione comunale, le scuole, le realtà culturali e sociali del territorio. Un anno anniversario per ricordare l’impegno profuso a Monreale da Millunzi: nel campo dell’educazione e della formazione, presso il Seminario Arcivescovile e il Convitto dei Chierici rossi; nel sociale, con la fondazione della Cassa rurale cittadina; nello studio e nella ricerca, con le numerose pubblicazioni sulla Città e l’Arcidiocesi normanna, frutto del paziente scavo archivistico.

Millunzzi, nasce a Monreale il 7 aprile 1859 da Salvatore e Maria Teresa Anselmo. Nel 1871 entra dodicenne nel Seminario Arcivescovile di Monreale e viene ordinato sacerdote a 23 anni, nel settembre 1882. Poeta, latinista, storico, scrittore, letterato, amante delle lingue antiche e dell’arte. Un suo carme latino, il De Materia et Forma (1883) viene elogiato da filosofi e poeti, ma soprattutto da Papa Leone XIII, che lo inviterà a Roma, intrattenendo nel tempo uno scambio epistolare.

Nel 1882 è nominato dall’arcivescovo Giuseppe Papardi vice Rettore del Convitto dei Chierici Rossi e nel 1891 Rettore, per incarico di Monsignor Domenico Gaspare Lancia di Brolo. Si adopera per la riforma dell’istituto, voluto nel 1821 dall’arcivescovo Domenico Benedetto Balsamo, trasformandolo in una palestra di studi e di vita cristiana, sul modello della scuola filosofica monrealese dell’arcivescovo Francesco Testa. Da professore di lettere latine ed italiane succede nel 1887 al canonico Giuseppe Vaglica; dal 1904 fino alla morte ricopre il ruolo di direttore delle Scuole arcivescovili, insegnando Storia dell’arte, Archeologia, Teologia morale.

Millunzi ha effettuato degli studi demologici sulla scia di Giuseppe Pitrè, Salvatore Salomone Marino, Luigi Di Maggio, Salvatore Cusa, Raffaele Starrabba, Vincenzo Di Giovanni, Gioacchino Di Marzo, Isidoro Carini e molti altri, fondatori della Società Siciliana per la Storia Patria. Le sue numerose monografie nel campo della storia, della filosofia, dell’arte e delle lettere, arricchite di documenti archivistici inediti, ha dato un prezioso contribuito alla cultura siciliana, e particolarmente alla conoscenza dell’Arcidiocesi, della Città e delle figure illustri di Monreale.

Nel 1890 viene eletto canonico e parroco della Cattedrale di Monreale, succedendo al canonico Giuseppe Soldano, che era morto il 31 ottobre dello stesso anno. Nel 1900 fonda la Cassa Rurale a Monreale. La sera del 13 settembre 1920 viene ucciso a colpi di lupara nella sua casa di villeggiatura a Realcelsi (Monreale). Intorno alla sua uccisione non si è fatto ancora chiarezza, sebbene molti l’attribuiscono alla mafia e alla gestione delle acque legate alla mensa arcivescovile. La mattina del 20 settembre furono celebrate solennemente le esequie nella Cattedrale di Monreale, presiedute dal Pro Vicario Generale Francesco Paolo Evola, alle quali assistette in abiti pontificali l’arcivescovo Antonio Augusto Intreccialagli.

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