Piana, tutto come previsto: il sindaco fa fuori il suo vice ed entra Aclud

Giorgio Vaiana

Regione - Cambio in Giunta

Piana, tutto come previsto: il sindaco fa fuori il suo vice ed entra Aclud
Terremoto in Giunta: il sindaco fa fuori il suo vice "per impegni di lavoro". Ma lui dice: "Non è stato corretto nei miei confronti".

09 Luglio 2020 - 12:42

Com’è che dice il detto? A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. E così sta accadendo a Piana degli Albanesi dove il sindaco della cittadina arbereshe Rosario Petta ha rimodulato la Giunta. O meglio, ha fatto fuori uno dei suoi fedelissimi, Tommaso Matranga, che era anche vicesindaco. Al suo posto entra Antonino Aclud, uno dei tre consiglieri, insieme a Morena Picone e Antonio Imbordino che avevano bocciato il rendiconto 2018 facendo di fatto sciogliere il consiglio comunale (in realtà a votare contro furono in cinque, due di questi sono i consiglieri di opposizione, ndr).

Era stato l’ex presidente del consiglio comunale Alberto Petta a rivelare la presunta strategia del sindaco: “Bocciano il rendiconto per far cadere il consiglio comunale e poi questi tre consiglieri enteranno in Giunta come premio per aver seguito le direttive del sindaco”. Il sindaco aveva smentito questa affermazione dell’ex presidente del consiglio. Eppure, pian piano, il puzzle si va componendo. Di qualche tempo fa la nomina ad assessore di Morena Picone, entrata al posto di Giorgio Scalora che si era dimesso. Anche qui il sindaco aveva detto che la scelta era caduta su un tecnico per sostituire un altro tecnico. Ieri arriva la nomina di Aclud, al posto proprio di Matranga, con la promozione di Morena Picone a nuovo vice-sindaco. Insomma manca solo Imbordino. Anche se bene informati, dicono che Imbordino non farà parte della Giunta.

Con l’occasione il sindaco Petta ha anche rimodulato le deleghe. Nicolò Benfante si occuperà dell’area economico-finanziaria; Simona Scalia area sociale, turismo e area personale; Antonino Aclud, Polizia municipale, protezione civile, ambiente, servizi a rete e Lavori pubblici; Morena Picone Urbanistica, Sanatoria, pianificazione. “Ho voluto dare una scossa alla Giunta e quindi ho rimodulato le deleghe – dice il sindaco – Il mio ex vicesindaco non poteva continuare per importanti impegni lavorativi. Non voglio fare nessuna polemica, ma Matranga non riusciva più ad essere presente. Ma stiamo parlando di una persona che ho avuto al mio fianco per tre anni e che continuerà ad essere al mio fianco ancora. La scelta di Aclud? E’ stato coordinatore della protezione civile ed ha lavorato al nostro fianco senza sosta. Smettiamola con le stupide polemiche. Il rendiconto non è stato bocciato dai tre consiglieri comunali. Tommaso Matranga? Per lui le porte sono e saranno sempre totalmente aperte”.

Eppure Matranga non la pensa allo stesso modo: “Preciso che non mi sono dimesso – dice l’ex vicesindaco – e ho saputo di non far parte della Giunta da altre persone e non dal sindaco. Io ho la coscienza pulita. Ho messo impegno, dedizione e serietà per portare avanti questo ruolo, sottranedo tempo alla mia famiglia e ai miei impegni. Il fatto che io lavori all’Asp non vuol dire che non possa fare l’assessore. Perché ho sempre lavorato e avuto un ruolo politico anche prima”. Per Matranga una delusione evidente nelle sue parole: “Il sindaco ci ha comunicato che avrebbe azzerato la Giunta per una rimodulazione delle deleghe – dice Matranga – ma di fatto poi ha sostituito solo me”. E le avvisaglie Matranga le aveva avuto qualche giorno fa: “Una ventina di giorni fa mi aveva tolto le deleghe ai lavori pubblici, alla protezione civile e alla polizia municipale – dice l’ex vicesindaco – Poi arriva questa notizia. Credo che sia stato scorretto nei miei confronti. Ora mi aspetto di leggere le motivazioni del sindaco sulla mia estromissione, ma soprattutto credo che lo stesso sindaco debba fare una verifica politica della sua Giunta visto che molte parti che lo hanno supportato e sono state fondamentali per la sua elezione oggi non sono presenti in Giunta”.

Per Matranga, dunque, una pausa forzata della sua ventennale esperienza politica: “Non rinnego il progetto iniziale – dice – Abbiamo fatto cose importanti per la città e io comunque resto sempre il primo grande tifoso di questo progetto. Qualche amarezza e delle battute di arresto non cambiano il bene che è stato fatto per la nostra comunità. Prevedere però quello che potrà avvenire fra un mese, sei mesi, un anno, è davvero difficile. Oggi non ci sono le condizioni per una mia candidatura. Più in là vedremo. Di nuovo con Rosario Petta? Non so rispondere, ma vi dico che io mi innamoro dei progetti e non delle persone”.

Attacchi al sindaco anche dall’ex presidente del consiglio comunale Alberto Petta: “L’avevamo detto e puntualmente si è verificato, al netto delle menzogne e dei sotterfugi del sindaco – dice Alberto Petta – Ora anche il secondo obolo, quale prezzo dello scioglimento del Consiglio Comunale, è pagato. Ciò che lascia sgomenti sono le modalità con cui viene “estromesso” l’ex vicesindaco. Il più fedele degli uomini vicino al sindaco, che fino a qualche giorno fa dichiarava apertamente (proprio a noi di Monrealepress, ndr) che la sua posizione non era in discussione. Tommaso Matranga è il secondo assessore, dopo Lorena Picone, che ha il coraggio di non sottostare all’ipocrisia delle dimissioni per motivi personali e spero che abbia il coraggio di far emergere tutti i problemi politici di una coalizione che il sindaco ha voluto disgregare”.

Secondo Alberto Petta, il sindaco ha perso tutta la sua maggioranza: “In meno di 3 anni il Sindaco è passato da una maggioranza che poteva contare su 12 candidati più gli assessori all’appoggio di sole tre persone, ovvero gli assessori in carica. Il fatto che siano rimasti solo in 3 a sostenerlo, da una parte fa capire come oggi il sindaco non abbia alcuna rappresentatività all’interno del paese e dall’altra la dice lunga sulla mancanza di cultura politica ed amministrativa del sindaco che continua a dimostrarsi irriconoscente proprio nei confronti di chi gli ha permesso di ricoprire un ruolo per cui era chiaramente inadeguato alla prova dei fatti”.

Chiusura con le parole del nuovo assessore Aclud: “Non è un inizio, ma la continuazione di un lavoro svolto finora al fianco della mia squadra – dice – Penso che quando si viene chiamati a servire il proprio paese bisogna rimboccarsi le maniche per dare il proprio contributo. Aumenta il mio impegno verso la nostra comunità con dedizione e operatività al servizio di tutti”.

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