Vent’anni. Tanti ne sono passati da quando la visione di Nicolò Mannino e Salvo Sardisco ha dato vita al Parlamento della Legalità Internazionale. Un’idea che è venuta dopo la visita di Papa Giovanni Paolo II ad Agrigento e della sua celebre invettiva contro i mafiosi. E l’importanza del Parlamento della Legalità l’ha ricordata anche monsignor Carmelo Ferraro, arcivescovo emerito dell’arcidiocesi di Agrigento intervenuto ai microfoni della trasmissione “A sua immagine” su Raiuno. Alla domanda del giornalista, “Eccellenza il grido contro la mafia di Papa Giovanni Paolo II ha prodotto qualcosa di significativo?”, monsignor Carmelo Ferraro ha risposto deciso e convinto: “Sì, la nascita del Parlamento della legalità”.

Fu proprio quel grido del Santo Papa a spronare ancora di più Mannino e Sardisco ad intraprendere da Monreale questo cammino di legalità, oggi diventato un riferimento su tutto il territorio nazionale e non solo, visto che ci sono tanti coordinatori e collaboratori di presidenza sparsi in tutto il Paese e da qualche tempo anche al Cairo. E monsignor Carmelo Ferraro, con tanto di pennarello blu indelebile scrisse sul banner del Parlamento: “A voi che siete la risposta vivente al grido di San Giovanni Paolo II”. Il nove maggio è quindi un compleanno importante in casa Parlamento della Legalità internazionale uno di quelli che segna un cammino sia culturale che di fede. E ogni anno il nove maggio si dà corpo al Festival della legalità e della gioia. Quest’anno il tutto viene rinviato al prossimo settembre in occasione del convegno nazionale che si celebrerà a Monreale. Dal 2000 ad oggi tante cose sono cambiate in casa Parlamento. Da Antonino Caponnetto, primo presidente onorario, fino ai tempi più recenti, con Mannino e Sardisco impegnati a portare i giro il loro messaggio di legalità. Quest’anno sarebbe dovuto essere un giorno di grande festa. Ma tutto, come hanno fatto sapere il presidente e il suo vice, è solo rimandato.