Attività finanziaria abusiva, peculato, riciclaggio: arrestata coppia

Redazione

Palermo - Sequestrati beni per un milione

Attività finanziaria abusiva, peculato, riciclaggio: arrestata coppia
I due sono rispettivamente rappresentante legale e amministratore di fatto di una sala giochi

09 Maggio 2020 - 08:35

Peculato ed abusiva attività finanziaria e riciclaggio. Con queste accuse le fiamme gialle del Comando provinciale di Palermo, hanno arrestato due coniugi palermitani, Chiara Gulotta e Domenico Cottone, rispettivamente rappresentante legale e amministratore di fatto di una sala giochi operativa in via Cavour. Il provvedimento a conclusione delle indagini dirette dai sostituti procuratori della Repubblica di Palermo Giovanni Antoci e Vincenzo Amico, coordinati dal procuratore aggiunto Sergio Demontis. L’operazione è stata denominata “Washing Hall”.

L’Autorità giudiziaria ha anche disposto il sequestro di beni e disponibilità finanziarie di 1 milione di euro relativo al debito complessivo con l’Erario maturato nell’arco di 4 anni, nonché della sala giochi. Le indagini, condotte dai finanzieri del 2° Nucleo operativo metropolitano di Palermo, avvalendosi di intercettazioni telefoniche e videoriprese nonché indagini patrimoniali, hanno permesso di accertare che i titolari dell’attività, sub-concessionaria per la gestione dei giochi telematici installati all’interno della sala giochi, si sono appropriati, omettendo il versamento alla società concessionaria dello Stato, degli importi dovuti per legge su tutte le giocate effettuate e quelli previsti dal canone di concessione.

I coniugi inoltre, all’interno della sala giochi, esercitavano una vera e propria attività finanziaria abusiva. La procedura, consolidata nel tempo, prevedeva l’emissione, a titolo di finanziamento nei confronti dei clienti più “stretti”, di ticket validi per le giocate, dietro consegna di assegni bancari postdatati e in alcuni casi addirittura privi di data di emissione. “L’operazione – dicono dal Comando – testimonia l’impegno costante della guardia di finanza nel contrasto alla criminalità economico-finanziaria di ogni genere, per ostacolare l’ingresso degli interessi criminali nell’economia legale con particolare attenzione alla prevenzione del riciclaggio e dell’autoriciclaggio”.

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