Box-triage per effettuare i tamponi senza contatti tra medico e paziente

Roberto Chifari

Palermo - Donato al Policlinico

Box-triage per effettuare i tamponi senza contatti tra medico e paziente
L’apparecchio, chiamato “SalvaItalia”, è l'unico al momento ad essere impiegato in Sicilia

05 Maggio 2020 - 15:35

Accanto al Pronto soccorso del Policlinico di Palermo è stato creato il primo box-triage per effettuare i tamponi per il Covid-19. Un box innovativo che non prevede alcun contatto tra il medico e i soggetti sospettati di positività al virus. L’apparecchio, chiamato “SalvaItalia”, è l’unico al momento ad essere impiegato in Sicilia; ha le dimensioni di una cabina telefonica, e originariamente era una cella frigorifera. Donato gratuitamente al Policlinico universitario dalla Barrale Arredi di Pietro Barrale, è il frutto dell’intuizione e della riconversione produttiva attuata dalla ditta Tecnodom Spa di Vigodarzere, in provincia di Padova, una delle zone maggiormente colpite dal coronavirus.

L’uso è estremante semplice. Il medico all’interno della cabina, calza un paio di guanti in lattice che sporgono da due fori realizzati lungo una parete a vetri del box. Quindi, in pochi minuti, effettua il prelievo del campione di dna del paziente fermo all’esterno della cabina. Prima di passare al tampone successivo, sarà sufficiente sanificare i guanti con gli appositi presidi disinfettanti. Nessun contatto tra operatore sanitario e paziente, nessun rischio contagio.

“In questo particolare momento di crisi, causato dal Covid-19, aziende professionali che pur non essendo direttamente coinvolte nel comparto sanitario si sono attivate e hanno ritenuto di dovere dare un contribuito per la lotta alla pandemia da coronavirus – ha detto Salvatore Barrale, architetto -. Tra queste bisogna dare lode alla Tecnodom di Padova, che ha ideato questo box dotato di tutte le condizioni di efficienza per eseguire in tutta sicurezza i tamponi naso-faringei. Questo dispositivo è già in funzione in altri ospedali del Paese con grande soddisfazione da parte di operatori sanitari e pazienti. Riteniamo possa essere uno strumento utile per fare da scudo all’elevato pericolo di contagiosità del personale sanitario presente in questo ospedale”

“Abbiamo convertito le nostre celle frigorifere in queste cabine per il covid, per il rispetto dei medici impegnati in prima linea – ha detto Jonathan Giacon, di Tecnodom -. Con questo prodotto puntiamo all’azzeramento del contagio tra medico e paziente, perché il tampone resta all’esterno della cabina e il medico non ha mai un contatto diretto con il paziente”.

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