La truffa della Onlus di Monreale Cuore Giovane: cinque arresti

Redazione

Cronaca - L'operazione della guardia di finanza

La truffa della Onlus di Monreale Cuore Giovane: cinque arresti
Il trasporto degli emodializzati e quello di emergenza-urgenza 118 sono finiti nel mirino dei finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria

30 Aprile 2020 - 08:50

Il trasporto degli emodializzati e quello di emergenza-urgenza 118 sono finiti nel mirino dei finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo. La guardia di finanza, nell’ambito di indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Palermo, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip del tribunale di Palermo nei confronti di cinque persone, di cui quattro finite agli arresti domiciliari (i coniugi Giuseppe Sammartino classe 1967 e Maria Lunetta classe 1978, Gaspare Consiglio classe 1973, Calogero Alaimo, classe 1962) e una sottoposta all’obbligo di dimora nel comune di residenza (Gennaro D’Errigo, classe 1970).

Con il medesimo provvedimento il gip ha disposto il sequestro preventivo della Onlus Cuore Giovane, con sede a Monreale, nonché di oltre un milione di euro quale profitto dei reati contestati. La Cuore Giovane svolge, per conto dell’Asp di Palermo, il servizio di trasporto emodializzati e, per conto della Seus, il servizio di emergenza-urgenza 118 “in eccedenza” (ossia quando, a giudizio della centrale operativa, i mezzi del 118 non sono sufficienti).

Le indagini degli investigatori del Gruppo tutela spesa pubblica del Nucleo di polizia economico finanziaria hanno consentito di accertare che la Cuore Giovane, dietro le mentite spoglie di organizzazione non lucrativa di utilità sociale, celava invece un’autentica attività d’impresa, gestita, oltre che da Consiglio prima e da Lunetta poi quali legali rappresentanti, anche, di fatto, da Sammartino, dipendente della Seus. L’associazione è stata gestita con scopo di lucro, perseguendo gli interessi privati degli amministratori, in contrasto con le norme del cosiddetto terzo settore e camuffando gli stipendi elargiti ai “volontari” (in realtà dipendenti) come rimborsi.

Inoltre, in sede di stipula e rinnovo delle convenzioni con l’Asp, gli indagati hanno prodotto falsi attestati relativi alla partecipazione degli autisti soccorritori e barellieri a corsi Blsd (basic life support and defibrillation), formalmente rilasciati da associazioni abilitate, ma di fatto auto-procurati con la complicità di Alaimo (dipendente dell’Asp di Caltanissetta con la qualifica di infermiere) e D’Errigo (dipendente della Seus). Proprio grazie a tali false attestazioni di requisiti la Cuore Giovane Onlus ha potuto accedere alle convenzioni pubbliche, frodando gli stessi enti che le avevano affidato i servizi e ottenendo ingenti fondi pubblici a fronte di servizi resi in assenza dei requisiti richiesti.

Il gip ha disposto il conseguente sequestro delle somme indebitamente percepite, pari a oltre un milione di euro, nonché della Onlus e di tutto il suo patrimonio aziendale, designando un custode giudiziario, così da evitare il rischio che i reati contestati possano essere protratti. “La guardia di finanza – spiegano dal Comando – nell’ambito delle indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Palermo, continua ad operare quale polizia economico-finanziaria a forte vocazione sociale, assicurando – soprattutto in questo periodo di grave emergenza sanitaria con cui si sta misurando il nostro Paese – la tutela degli operatori economici, dei lavoratori onesti e rispettosi delle regole e delle fasce più deboli ed esposte a rischio della popolazione”.

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